Verso lo SCIOPERO GENERALE! 11 MARZO con Manifestazione a Roma
Dopo lo sciopero regionale del 25 novembre 2009 ci prepariamo allo sciopero generale
Il Coordinamento nazionale USB, riunito a Roma il 4 e 5 febbraio 2011 ha ampiamente ed approfonditamente discusso ed analizzato la fase politico-sindacale concordando sull’esigenza di proseguire nel dibattito e nell’analisi collegiale, estendendo a tutta l’organizzazione la fase di discussione avviata con il Coordinamento Nazionale.
In particolare il Coordinamento Nazionale USB ha valutato positivamente la riuscita dello sciopero nazionale del TPL del 26 gennaio scorso e quanto realizzato dall’USB durante la fase acuta della vertenza FIAT sia a Pomigliano che a Mirafiori, anche con l’indizione dello sciopero nazionale dei metalmeccanici del 28 gennaio, ribadendo la scelta di proseguire nell’intervento diretto per contrastare l’introduzione del modello Marchionne anche negli altri stabilimenti del gruppo, in tutta l’industria e nel resto del mondo del lavoro.
Il Coordinamento nazionale concorda con la scelta di USB Pubblico Impiego di non sottoscrivere l’accordo quadro sul Pubblico Impiego e di chiamare i lavoratori pubblici ad entrare in lotta per la difesa del proprio salario e del diritto al contratto, contro il licenziamento dei precari, il sistema meritocratico imposto da Brunetta, per il rinnovo immediato delle RSU.
Il Coordinamento nazionale ha valutato positivamente l’esperienza messa in atto nella Regione Lazio e in altre regioni italiane di connessione delle lotte sindacali con quelle sociali, con i precari, i richiedenti reddito, i migranti, con chi lotta per il diritto all’abitare e che ha costretto le controparti istituzionali ad aprire veri tavoli di trattativa con USB e i movimenti. Il Coordinamento nazionale auspica la più ampia estensione di queste pratiche in tutto il territorio nazionale.
Il Coordinamento nazionale ritiene necessario costruire la più ampia, immediata ed adeguata mobilitazione per contrastare la profonda crisi che vivono oggi i lavoratori e i cittadini che vivono in Italia per pretendere risposte vere ed immediate alla questione del salario/reddito, del fisco del carovita, della precarietà, del diritto al contratto, al sapere e contro le privatizzazioni, per respingere il nuovo “patto sociale” che imprese e Cgil, Cisl e Uil stanno costruendo, per la democrazia e la libertà sindacale nei luoghi di lavoro.
Il Coordinamento nazionale decide pertanto di rilanciare le campagne già decise nella riunione del Coordinamento nazionale di settembre 2010 a Chianciano, in ordine alla difesa e al sostegno del salario/reddito e per introdurre una vera democrazia sindacale nei luoghi di lavoro, avviando la raccolta di firme in calce alla proposta di legge di iniziativa popolare “ a sostegno del reddito e dei consumi” e a quella, in via di definizione con il Forum Diritti/Lavoro, sulla democrazia e la rappresentanza ed invita tutta l’Organizzazione a dare il massimo contributo per la riuscita delle campagne. La raccolta delle firme avrà inizio su tutto il territorio nazionale il 2 marzo 2011.
Il Coordinamento nazionale decide di sostenere e promuovere le iniziative di lotta e mobilitazione che saranno attivate per contrastare i tagli occupazionali degli ex LSU ATA previste nei vari territori nella giornata del 15 febbraio e quelle previste nella giornata del 1 marzo sul tema dei diritti dei migranti.
Il Coordinamento Nazionale dopo ampia e vera discussione ha deciso di confermare la proclamazione dello SCIOPERO GENERALE NAZIONALE di 24 ore proposto dall’Esecutivo Nazionale per l’11 marzo 2011, di condividerne la convocazione con tutti i soggetti del conflitto con cui siamo in relazione e sintonia e che ne condividano l’esigenza, affinché lo sciopero e la Manifestazione Nazionale a ROMA, raccogliendo la forte richiesta di sciopero generale emersa nelle mobilitazioni degli ultimi mesi. rappresentino al meglio quanto nel Paese si muove oggi sul terreno del conflitto sindacale e sociale. A tal fine il Coordinamento nazionale impegna ogni struttura dell’organizzazione al massimo impegno nelle categorie, nei territori, nei luoghi di lavoro per la migliore riuscita dello sciopero generale nazionale.