Il Tribunale di Civitavecchia ha condannato Alitalia-Cai per comportamento antisindacale verso USB.
La notizia ormai è arrivata alla maggior parte dei colleghi oltre che ai protagonisti interessati, direttamente e di rimbalzo
Il decreto sancisce che non sono le aziende che possono scegliere i propri interlocutori, ma la “qualità giuridica è attribuita dalla legge alle associazioni sindacali che abbiano stipulato contratti collettivi (nazionali, locali o aziendali applicati all’unità produttiva…omissis”) ed è quindi frutto dell’attività negoziale svolta.
Questo significa, secondo quanto stabilito dalla sentenza ed in poche parole, che l'azienda dovrà riconoscere il sindacato. Noi tutti, delegati ed iscritti, siamo perciò intenzionati a batterci per avere la piena funzione che ci è stata attribuita. Abbiamo quindi interpellato l’Alitalia proprio in questi giorni, per verificare come darà seguito al decreto del giudice e per questo abbiamo anche richiesto di partecipare immediatamente a tutte le trattative in atto.
Questo cambio di scenario però muove anche la prospettiva che riteniamo essere una opportunità per tuttI i lavoratori perché questo sindacato è patrimonio loro e dei diritti che sono dovuti. Ci soffermiamo in una riflessione che riguarda i due anni trascorsi in nostra assenza, periodo in cui sono stati affrontati passaggi delicatissimi con la firma di accordi e contratti. Riteniamo che molto debba essere fatto e che il massimo impegno andrà posto sulla primaria necessità di dotarsi di strumenti adeguati per affrontare il rinnovo contrattuale la cui scadenza è alla fine dell’anno in corso.
Ci aspettiamo però resistenza da parte della compagnia poiché riteniamo che la presenza di USB nuovamente ammessa al tavolo della contrattazione, inciderà profondamente sugli attuali equilibri nelle relazioni industriali. Per questa ragione chiediamo a tutti quelli che ci hanno sostenuto ed a tutti gli altri che oggi ci riconoscono come un punto di riferimento, di stringersi intorno al sindacato e di imprimere una spinta dal basso. Le sfide, infatti, sono solo all’inizio.
Vogliamo ancora una volta ringraziare i nostri iscritti ai quali dobbiamo la rappresentanza: cassaintegrati, lavoratori in forza, precari: uniti abbiamo ancora sconfitto la paura e siamo di nuovo qui pronti a riprovare con tutta la forza che abbiamo.
Fiumicino, 18 febbraio 2011
USB Lavoro Privato ALITALIA