Viterbo, solidarietà ai lavoratori Tnt-Fedex in lotta e al compagno Adil

Usb e Si Cobas bloccano gli ingressi dell’azienda in solidarietà con i lavoratori licenziati e picchiati a Piacenza

Viterbo -

Nella giornata di sciopero, lanciata per oggi, Si Cobas e Usb hanno manifestato unite in tutta Italia contro l’arroganza padronale che pensa di poterci licenziare in silenzio.

A Viterbo, i sindacati hanno presidiato, fin dall’alba, i cancelli della Tnt Fedex incontrando i lavoratori per informarli e sensibilizzarli su quanto sta accadendo nel Nord Italia.

Le grandi compagnie della logistica si stanno preparando a una stagione di ripresa economica e grandi profitti puntando su un aumento brutale dello sfruttamento, basato su un incremento dei carichi e dell’orario e su una maggiore precarietà.

Quanto sta accadendo attorno alla vicenda Fedex/TNT di Piacenza rappresenta un'anticipazione dei tempi a cui andiamo incontro, che coinvolgerà presto tutta Italia. Un magazzino chiuso senza neanche informare i lavoratori, 272 operai buttati in mezzo ad una strada, manganellate, denunce, arresti per i lavoratori in lotta ed ultimamente squadracce di picchiatori pagati (San Giuliano Milanese e Tavazzano di Lodi) per aggredire chi fa picchetti in difesa del posto di lavoro.

Per questo oggi siamo scesi in piazza, gridando tutta la nostra rabbia.

Fedex deve immediatamente riaprire il magazzino di Piacenza.

E’ inaccettabile che in un Paese dove la ripresa economica avanza con risultati a due cifre, arricchendo la classe datoriale, si ipotizzi di togliere il blocco dei licenziamenti, esponendo ancora di più i lavoratori al ricatto occupazionale.

La ripresa delle attività economiche non deve essere pagata dai lavoratori in termini di peggioramento di diritti, salario e sicurezza.

Pretendiamo:

  • la fine del sistema malato degli appalti,

  • la riduzione dell'orario di lavoro e dei carichi.

Sapremo con le nostre forze sempre e comunque esercitare un principio fondamentale della lotta di classe: lo sciopero arma indispensabile e praticata con ogni mezzo necessario contro i padroni.

Proprio durante il presidio, è arrivata la notizia dell’omicidio di Adil, coordinatore Si Cobas di Novara, investito volontariamente mentre protestava per una vita degna di essere vissuta fuori al supermercato Lidl.

Se pensano che nulla debba ritardare le consegne e l'accumulazione, nemmeno la vita delle persone,

Saremo noi, organizzati insieme, a fermare la catena del valore.

Oggi è una delle tappe, le lotte proseguiranno ad oltranza finché non ci saremo ripresi ciò che è nell'interesse proletario.

La nostra vita contro il loro profitto.

USB Viterbo

Si Cobas Viterbo