USB Taxi: con Uber 100 euro per andare in ospedale, è ora di alzare la testa

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Ecco la situazione romana del servizio UBER alle ore 11.00  del  26  febbraio 2018,  ovvero nella mattinata in cui una nevicata ha ricoperto la città. Basterebbe questa  semplice tabella in allegato per scandalizzare e indignare ogni cittadino, così come dovrebbe  fare vergognare quei politici che viceversa preferiscono affannarsi in una campagna elettorale distante chilometri dai reali bisogni dei cittadini.


Mentre i taxi operano vincolati in una condizione sempre più difficile al fine di garantire un trasporto pubblico civile nelle nostre città, 365 giorni l’anno su turni H24 con una tariffa amministrata dal Comune, altri soggetti finanziari (multinazionali) attraverso algoritmi e meccanismi d’intermediazione profittano di un connivente silenzio, incamerando profitti miliardari e aprendosi la strada a una posizione  di  monopolio, con le ricadute che già abbiamo conosciuto in altri contesti (assicurazioni, carburanti, trasporto aereo, ecc).


Fino a quando le Istituzioni e la Politica pensano di potersi appellare al nostro senso  di responsabilità? Fino a quando dovremo sopportare un tale scempio? Dove sono i giornalisti e le associazioni dei consumatori di fronte a questo scandalo?


È evidente che siamo giunti a un punto tale da imporre una nostra forte reazione,  così da incalzare tutti i responsabili di questa schifosa situazione.
Siamo stanchi di vedere gli organismi di controllo mostrare i “muscoli” solo nei  confronti di chi svolge il proprio lavoro onestamente, verificando magari ogni minima  “gabella” e viceversa chiudendo gli occhi di fronte a comportamenti illegittimi. Per di più assecondati anche da quelle Istituzioni che avevano promesso LEGALITÀ e TRASPARENZA, come imprimatur del loro agire.


Altresì siamo stanchi di ascoltare  controparti ministeriali che ci chiedono di “perdere ancora qualcosa”, anziché garantire chi svolge il servizio pubblico, contrastando quei soggetti finanziari (multinazionali) che vogliono sviluppare i loro profitti in violazione di ogni contesto  normativo.   


È giunto il momento di pretendere il rispetto della normativa vigente e la sua piena applicazione, in aeroporti, stazioni e in ogni angolo della città. Come Organizzazione  Sindacale non siamo più disponibili a subire  passivamente un tale  scempio.


LA NOSTRA  PAZIENZA  E’  FINITA! È  ORA  DI  ALZARE  LA TESTA, FACCIAMOCI  SENTIRE!


Anche di questo parleremo GIOVEDÌ 1 MARZO al Punto Informazione Dinamico  di  Piazza Madonna di  Loreto (parcheggio TAXI Piazza Venezia) dove saremo presenti  dalle ore 11 alle 15.



Unione Sindacale di Base Settore Taxi