USB FERROVIERI CONTRO LA LOGICA DELLA RIDUZIONE DEL DANNO
CONTRO LA SVENDITA DEI DIRITTI E LE ESTERNALIZZAZIONI A DANNO DEI LAVORATORI E DELL'UTENZA
USB, a fianco dei lavoratori delle ferrovie in lotta, riporta di seguito il comunicato della RSU:
RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA
Direzione Territoriale Produzione Roma 18
SCIOPERO , MA!! VEDREMO, NIENTE SCIOPERO!
Ricomincia il solito teatrino, come al solito le OO.SS. Regionali decidono senza coinvolgere la RSU e i lavoratori sia nella fase di chiusura in disaccordo delle procedure di raffreddamento (mentre invece la società era disposta alla trattativa) che nella fase di proclamazione dello sciopero e sua disdetta, difatti nessuno sapeva niente delle posizioni prese dalle OO.SS. Regionali.
Dal 19 di gennaio, data in cui è stata sancita la rottura con la società, ad oggi nessuna riunione sindacale ( OO.SS./RSU ), nessuna assemblea, tutti scomparsi.
Non è la prima volta che i ferrovieri vengono abbandonati a loro stessi permettendo così alla società di effettuare qualsivoglia operazione in barba ai diritti e al contratto, ma perché questi signori, oramai avulsi dal contesto lavorativo, non diffidano formalmente la società ad utilizzare i lavoratori al di fuori delle norme contrattuali ?
Invece di sottoscrivere da anni tutto quello che propone la società perché non provano ad alzare la testa e rivendicare la giusta professionalità il ripristino dei livelli occupazionali e l’applicazione degli accordi nazionali e di DTP ?
Invece si assiste alla totale assenza di strategia sindacale; si accetta la riduzione di 160 tecnici, di 500 posti di lavoro ( vedi ultimi piani di Attività), la non applicazione degli accordi di settore del 2004 e del 2010, zone SCC, assunzioni e i vistosi ritardi sulle manifestazioni di interesse per i profili E-D-B.
Solo qualche penoso “spot” ogni tanto per far poi cadere tutto nel dimenticatoio o comunque nelle volontà aziendali che sono improntate alla monetizzazione dei diritti e alla esternalizzazione delle attività manutentive.
Non si accorgono che la categoria è destinata, per volontà datoriale, ad un forte ridimensionamento numerico e professionale, con rischio di accorpamento di impianti, facendo magari poi cadere la colpa sulla crisi che attanaglia il paese e dimenticando che RFI è al massimo della produttività ( tracce orarie) e oramai esternalizza gran parte delle attività manutentive.
Cosa dire del contratto nazionale oramai scaduto da oltre 4 anni? siamo diventati la Cenerentola dei contratti scaduti, ogni mese perdiamo oltre 250 euro di stipendio, non sono stati in grado di presentare una piattaforma alla controparte la quale è la sola a presentare proposte.(indecenti):
certo è che se dovessero essere pagati per quello che ottengono ( perché gli iscritti pagano) sarebbero da tempo alla fame.
Roma 15.02.2012
RSU DTP Roma 18
Testa Domenico - Pennacchietti Stefano