USB alla WEPA LUCCA di Cassino
Il Sindacato USB espugna il feudo storico del sindacato confederale nello stabilimento WEPA LUCCA di Cassino.
Aria nuova alla WEPA LUCCA di Cassino, dove le maestranze danno visibilità e fiducia al sindacato USB. Azienda del settore cartario che occupa circa 130 lavoratori. Lento e inesorabile è stato il declino iniziato circa un anno fa, del sindacato confederale CISL Fistel il più rappresentativo all’interno della WEPA, per non aver saputo rappresentare i lavoratori. Poi un’ illusoria e breve fiducia era stata posta nel sindacato UGL, che nelle ultime elezioni per la RSU aziendale del marzo scorso,aveva ottenuto il massimo dei voti eleggendo ben due RSU tra le liste presentate, ma repentinamente interrotta, per arrivare ad oggi con l’adesione massiccia dei lavoratori al sindacato di base USB, per tutelare le istanze degli stessi. Dalle informazioni raccolte commenta Pietro Capizzi dell’Esecutivo Provinciale Lavoro Privato, sembra che l’ andamento economico che attraversa il gruppo tedesco in Italia non sia ottimale e si ripercuota anche all’interno del sito di Cassino da circa un paio di anni con repentini stop produttivi gestiti completamente da parte dell’Azienda con ferie forzate, a carico dei lavoratori e soprattutto non concordate, contrariamente da come prevede il contratto. Il gruppo tedesco WEPA lo scorso 11 ottobre ha firmato un accordo tra Azienda Rsu e organizzazioni sindacali che prevede la vendita degli stabilimenti di Vallico e Piano della Rocca in provincia di Lucca, e nel piano di riorganizzazione anche il trasferimento di due linee produttive in altri paesi europei, prevedendo il rientro di alcune lavorazioni esternalizzate per il riassorbimento di una parte dei lavoratori impiegati sulla linea che sarà trasferita. I proventi maturati dalle cessioni dei due stabilimenti in provincia di Lucca, stimati in oltre 30 milioni di euro verranno impiegati per migliorare il business di WEPA, anche attraverso nuove tecnologie. La preoccupazione del sindacato USB è quella che potrebbe essere coinvolto nella vendita, anche il sito di Cassino. La perplessità nasce dal fatto che non è mai venuto meno l’uso massiccio di ditte terze in lavoro di facchinaggio e pulizia, e di una cospicua forza di “interinali“ gestita in contratti in part-time. Ad aggravare tutto ciò si registrano sacche di discriminazione salariali all’interno dei reparti di produzione, con differenze retributive attribuite ad personam. Inoltre, nonostante le segnalazioni di disagio termico in alcune postazioni lavorative più volte denunciate, non è stato apportato alcun miglioramento alla condizioni di lavoro. Conclude Capizzi “il sindacato USB, da oggi, vista la fiducia concessa in questa nuova realtà industriale sarà a fianco e a sostegno dei dipendenti Wepa Lucca di Cassino per monitorare le scelte del gruppo e come nostra abitudine fare, tutelari i diritti dei lavoratori e i livelli occupazionali”.