Torrevaldaliga Nord: Enel taglia altri 22 posti di lavoro
Ancora un taglio degli organici, ancora posti di lavoro persi nella centrale di Torrevaldaliga
Nord. Dopo l’eliminazione nel 2016 di una figura di operatore in turno del Movimento
combustibile, con una conseguente perdita di 6 posti di lavoro, Enel torna alla carica per una
ulteriore sforbiciata degli organici.
L’intenzione stavolta è quella di tagliare ben 3 figure di Operatore Ausiliario, corrispondenti a
18 unità lavorative, e di eliminare il presidio in turno della portineria trasformandolo in
giornaliero. Il tutto per un totale di circa 22 posti di lavoro in meno.
Le motivazioni addotte da Enel però non reggono. In sostanza l’azienda fa discendere il taglio
degli organici da un peggioramento delle condizioni di mercato per l’intera area carbone,
dimostrato con una serie di dati negativi che tuttavia riguardano solo gli impianti
tecnologicamente più datati (Brindisi Sud, soprattutto, ma anche Fusina, La Spezia, Sulcis,
ecc). Situazioni del tutto diverse da quella di Torrevaldaliga Nord, che come riconosce Enel si
attesta da anni su elevati e costanti valori di produzione, con tutta probabilità destinati a
confermarsi anche nel 2018 alla luce dell’attuale rialzo della domanda elettrica.
Tutto ciò rende il taglio degli organici ingiustificato, tanto più in ragione della maggiore
flessibilità operativa che si vorrebbe perseguire: un obiettivo dichiarato a parole ma che in un
impianto così produttivo ma sempre più vecchio, in cui aumentano le criticità e si susseguono
le fermate per cause accidentali, dovrebbe ragionevolmente condurre a implementare le
risorse addette all’esercizio e alla manutenzione dei macchinari. Tutto il contrario di ciò che fa
l’azienda. Senza contare che le figure operative che si vorrebbe eliminare sono oltretutto
impegnate su impianti di grande importanza anche sotto il profilo ambientale, quali
desolforatori, impianti chimici, mulini di macinazione.
Da tempo stiamo assistendo ad una progressiva contrazione del personale impegnato presso
Torrevaldaliga Nord. Questo vale per le imprese locali, sempre più schiacciate dalla riduzione
dei prezzi di appalto, e vale per l’occupazione diretta di Enel diminuita con continui
prepensionamenti e tagli di organico.
Motivi che dovrebbero convincere i nostri amministratori ad interrogarsi su quanto sta
avvenendo in centrale e più in generale sugli impegni di Enel per il territorio, chiedendo
all’azienda elettrica maggiore coerenza rispetto agli obiettivi occupazionali e di tutela
ambientale più volte assicurati.