Sicurezza sul lavoro, rafforzare l’attività ispettiva e introdurre il reato di omicidio sul lavoro: mercoledì 31 maggio presidio USB a Civitavecchia davanti alla ASL RM 4
La piaga dei morti sul lavoro nel nostro paese continua purtroppo a mietere vittime. I decessi avvenuti nel corso del 2022, al netto di quelli connessi al Covid, sono risultati maggiori di quelli del 2021 e sostanzialmente in linea con quelli pre-pandemia: in tutto ben 1.090, ossia circa tre morti ogni 24 ore come evidenzia la triste contabilità dei dati. Numeri elevatissimi anche per gli infortuni.
Un bilancio drammatico, quindi, oltretutto sottostimato visto il peso dell’economia sommersa nel paese, a cui anche Civitavecchia ha dato di recente il suo doloroso contributo con un evento fatale che ha scosso le coscienze della comunità portuale e dell’intera città.
Il tema della sicurezza è indubbiamente legato a quelli della crisi e del peggioramento delle condizioni in cui sono costretti oggi i lavoratori, sempre più ricattabili a causa di appalti e sub- appalti, precarietà diffusa, bassi salari e mancanza di tutele.
Ma occorre anche dire con forza che nelle aziende persiste un macroscopico problema di illegalità. Si muore e ci si fa male perché si taglia sui costi per la sicurezza, perché le leggi non vengono applicate e perché chi lo fa ha purtroppo imparato due cose: primo, che le probabilità di subire un controllo sono di fatto remote, e, secondo, che anche se accadesse un qualche infortunio le pene comminate ai responsabili sono in genere di scarsa rilevanza.
Per questo non possiamo accettare che in dieci anni gli ispettori ASL in Italia siano diminuiti del 50% e che anche in questo territorio, che tra l’altro comprende due centrali elettriche e un porto di grande rilevanza, la ASL RM 4 possa contare su appena 4 tecnici della prevenzione.
Così come non possiamo accettare che - come lamentiamo da tempo – non esista ancora un quadro normativo atto a realizzare una efficace deterrenza verso chi, in nome del profitto, causa morti e lesioni gravi per avere omesso di applicare le dovute misure in tema di sicurezza.
Sappiamo bene che per conquistare maggiori tutele su questi aspetti c’è bisogno di interventi a più livelli, che attengono all’efficacia delle norme applicabili, allo sviluppo della prevenzione, al contrasto del lavoro irregolare e così via, ma siamo altresì convinti che qualsiasi iniziativa volta a ridurre gli incidenti sul lavoro non possa prescindere da due punti focali: un deciso rafforzamento dell’attività ispettiva e una legge che finalmente introduca il reato di omicidio sul lavoro.
Su questi due obiettivi invitiamo quindi i lavoratori a manifestare con USB il prossimo mercoledì, 31 maggio, dalle ore 9.00 sotto la ASL RM4 in Via Terme di Traiano. All’iniziativa sarà presente Francesco Tuccino, Responsabile Nazionale Sicurezza di USB, che illustrerà la proposta di Legge presentata insieme a Rete Iside per l’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro.
USB Civitavecchia
Civitavecchia, 28.05.2023