Sanità Regione Lazio, assunzioni ferme al palo. USB: dopo un anno l’infermiere di comunità rimane un’utopia

Roma -

La Regione Lazio ha sospeso le assunzioni nella Sanità? Così sembra.

Le ultime chiamate a tempo indeterminato degli infermieri idonei della graduatoria del Sant’Andrea risalgono al 4 dicembre 2020. 
L’avviso pubblico per OSS, emesso in tutta fretta i primi di dicembre, dalla ASL RM2 non ha prodotto ancora nessuna graduatoria.
La graduatoria degli autisti soccorritori vincitori del concorso di Ares 118 è uscita da qualche giorno e ancora non è stata attivata e approvata dalla Regione.
L’attuazione dell’infermiere di comunità, votato dalla Commissione Salute a metà dicembre, è ferma a prendere polvere in attesa dell’approvazione e della copertura economica in Commissione Bilancio e, visti i tempi biblici della burocrazia, l'iter prima di agosto non sarà concluso. La figura è stata approvata dal governo con il decreto “Cura Italia” a marzo 2020… un anno fa!
Però alcune ASL stanno chiamando da avvisi pubblici per emergenza Covid con massimo contrattuale di 12 mesi di contratto, oltre gli infermieri “vaccinatori” affidati dal commissario Arcuri a cinque agenzie interinali immettendo nuove sacche di precariato nel servizio sanitario.

La sensazione che abbiamo è che ci sia un blocco volontario delle assunzioni nella sanità pubblica da parte della Regione Lazio. Non vorremmo che i soggetti privati che fino ad ora hanno lucrato sulla sanità e su lavoratori e lavoratrici possano aver esercitato una qualsivoglia pressione temendo di veder lesi i propri interessi economici. 
Non possiamo permettere che la scelta di riqualificare la sanità pubblica, appena iniziata nella Regione Lazio, venga bruscamente interrotta. 
Non ci stancheremo mai di dirlo, dove c’è precariato tutto è precario. 
 

ASSUNZIONI STABILI. SANITÀ PUBBLICA. BASTA APPALTI

 

USB Federazione regionale Lazio

 

Roma 5-2-2021