SANITA' LAZIO: IN CORSO REVOCA SELVAGGIA DEL PART-TIME
USB, Polverini tace e acconsente dimostrando quanto abbia “a cuore” le lavoratrici
I Direttori Generali delle Aziende Ospedaliere e Sanitarie del Lazio, scelti dalla Presidente Polverini, stanno selvaggiamente revocando i contratti di lavoro part-time che per il 90%, riguardano le donne, lavoratrici costrette a rinunciare ad una parte del salario per prendersi cura di bambini, anziani, disabili e sopperire così alla carenza di servizi sociali di questa regione.
La revoca obbliga il rientro in servizio a tempo pieno già dal 1° giugno, proprio quando chiudono le scuole, nel tentativo di recuperare qualche unità di fronte ad un’enorme carenza di personale, carenza aggravata ulteriormente dalle ferie estive e che porterà inesorabilmente alla chiusura/accorpamento di numerosi reparti e servizi.
“Visto lo stato comatoso della sanità laziale ai tempi della Polverini – denuncia Licia Pera, della USB Sanità Lazio - si tratta di un tentativo disperato, per il quale non si esita a distorcere lo stesso Collegato Lavoro, in cui viene sì data la possibilità di rivedere i part-time antecedenti alla data del 2008, ma in applicazione del principio di correttezza e buona fede. Ciò prevederebbe l’analisi dei singoli casi e degli specifici servizi e non revoche di massa, fatte in nome di un blocco del turn-over che dura da oltre 10 anni”
Prosegue la rappresentante USB: “Nonostante la nostra denuncia e la richiesta di un intervento tempestivo, che ponesse un argine alla discrezionalità dei singoli Direttori Generali come avvenuto in altre Regioni, e l’appello al senso di appartenenza ad un genere già fortemente penalizzato nel mondo del lavoro, la Polverini, evidentemente presa da altre priorità, non ha neanche risposto a questo grido d’allarme, rendendosi responsabile di quello che tra breve arrecherà un danno sociale e personale enorme alle lavoratrici e ai lavoratori di questa Regione”, conclude Licia Pera.