Argomento:

ROMA. OCCUPATO UN NIDO CHIUSO IN 11 MUNICIPIO. ALEMANNO APRA TAVOLO DEDICATO AI SERVIZI SCOLASTICI-EDUCATIVI

Conferenza stampa alle ore 13 nel nido occupato

Roma -

Un gruppo di circa 50 manifestanti, sostenuti dall’Unione Sindacale di Base, ha simbolicamente occupato l’asilo nido in via dei Granai di Nerva n.26 nell’11° Municipio per protestare contro la privatizzazione del servizio, i tagli agli organici delle educatrici ed il mancato rispetto del piano assunzionale.

 



Il nido, una struttura chiusa da tempo ed utilizzata in precedenza come supporto per gli asili nido in ristrutturazione, è stata scelta come emblema del drastico peggioramento sul  fronte servizi  all’infanzia del Comune di Roma.

 


Lo scorso anno dovevano essere infatti aperti undici nuovi nidi. Oggi solo tre  a gestione diretta sono effettivamente funzionanti. Per altre 5 strutture, attualmente ancora  chiuse, si è  scelta la via della privatizzazione tramite appalto ad aziende private, senza tener conto neanche del parere  dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, la quale sottolinea l’impossibilità di gestire  i servizi con risorse dimezzate.

 



Non è migliore la situazione sul fronte dei nidi a gestione diretta: i pesanti tagli agli organici, le mancate sostituzioni ed il conseguente aumento del rapporto educatrice/bambino; l’uso indecoroso del personale precario in attesa di assunzione sono elementi che interferiscono pesantemente sulla possibilità di dare risposte adeguate ai bisogni dei bambini con possibili conseguenze negative sul loro sviluppo.

 

La protesta chiede dunque al sindaco Alemanno l’immediata apertura di un tavolo che affronti complessivamente il problema dell’erogazione dei servizi scolastici ed educativi, nell’interesse sia del personale che dell’utenza, come del resto annunciato nel corso degli “stati generali” dello scorso Febbraio.

 

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19 aprile 2011 - City

Pochi asili nido. Madri occupano edificio dell’XI°per protestare

Roma - Hanno occupato una struttura prima usata come supporto per gli asili nido e ora chiusa, per protestare contro la politica del Campidoglio sui servizi all’infanzia. Un gruppo di circa 50 mamme - sostenute dall’Unione Sindacale di Base (Usb) - ha occupato l’asilo nido in via dei Granai di Nerva 26, nell’XI Municipio. "Lo scorso anno - denuncia l’Usb - dovevano aprire 11 nuovi nidi. Oggi solo 3 a gestione diretta sono funzionanti. Per altri 5, ancora chiusi, si è invece scelta la via della privatizzazione".


19 aprile 2011 - Corriere.it

L'EMERGENZA
Iscrizione alle scuole infanzia, a Roma è un vero salto ad ostacoli
Quattro sui dieci restano fuori. Preoccupazione anche per il tempo pieno e il sostegno. Flash mob dei liceali
di Simona De Santis

ROMA - Per i genitori è un continuo salto ad ostacoli. «Chi non viene accettato dovrà fare un’altra domanda», spiega una mamma. E di esclusi, al momento, ce ne sono parecchi nelle graduatorie per la scuola dell’infanzia. I primi dati confermano il trend. Per l’anno scolastico 2011/2012, le domande presentate sono state oltre 20 mila (1300 in più rispetto allo scorso anno). Negli elenchi provvisori le richieste andate a buon fine sono poco più della metà, 10.193 (comprese le ammesse con riserva), mentre 9.871 risultano escluse. Rispetto al 2010 sono state accolte 200 domande in più. «Una goccia nel mare», spiegano i coordinamenti dei genitori. Gli esclusi avranno pochi giorni per presentare eventuali ricorsi.
VALANGA DI RICORSI – I moduli per il ricorso dovranno essere inviati agli uffici scuola dei municipi di residenza. I municipi con i numeri maggiori di richieste sono, stando ai primi dati, quelli con il numero più elevato di giovani coppie: il XIII Municipio, ad esempio, che con 2.895 domande vede quasi il doppio della domanda dell’VIII, al secondo posto con 1.533 richieste. Seguono il XII, con 1.446 domande, il IV con 1.357, il X con 1.233. I disagi maggiori, proprio per il numero alto di domande, riguardano il XIII Municipio, dove le richieste accolte sono state 855, a fronte di 2.040 esclusioni e l’VIII, con 441 bambini accolti e 1.092, al momento, non ammessi. Numeri più contenuti nel centro storico (I municipio), dove hanno trovato posto 369 alunni su 564 e nel III, con 172 domande accettate su 245. I piccoli, dai 3 ai 6 anni, che non troveranno posto nelle strutture comunali potranno ricorrere alle scuole materne statali che assorbiranno numerose richieste respinte. Le graduatorie definitive saranno pubblicate il 9 maggio.
«NUOVI TAGLI» – E c’è preoccupazione anche per il tempo pieno. Secondo i dati forniti dal Coordinamento scuole elementari di Roma, sono state negate per il prossimo anno 50 nuove classi a tempo pieno (150 quelle esistenti già cancellate). Con la riduzione del tempo pieno, continuano dal Coordinamento, «le classi saranno ridotte a spezzatino con continuo ricambio di insegnanti». Mercoledì 20 aprile, dalle 15, genitori e insegnanti del Coordinamento tengono un sit-in di protesta davanti al ministero dell’Istruzione. «Stanno arrivando nuovi tagli, pesantissimi – spiegano dal Coordinamento – che provocheranno il dimezzamento degli insegnanti di sostegno per i bambini diversamente abili; l’aumento degli alunni per classe fino a 29 con mancato rispetto della normativa sulla sicurezza; la cancellazione di tutti gli insegnanti specialisti di inglese e la soppressione delle classi intermedie».
OCCUPAZIONE AL NIDO – Lunedì 18, maestre e cittadini del Municipio XI hanno organizzato una occupazione simbolica dell’asilo nido inutilizzato in via dei Granai di Nerva per protestare «contro la privatizzazione del servizio, i tagli agli organici del personale ed il mancato rispetto del piano assunzionale da parte del Comune». I sindacati di base hanno indetto, martedì 19 (dalle 16.30, una assemblea nel nido occupato per chiedere al Campidoglio di «rilanciare la centralità e la prevalenza dell’offerta scolastica-educativa pubblica, dopo la progressiva privatizzazione dei nidi e la ventilata tassazione di 5 euro a bambino nella scuola dell’infanzia» e di «incrementare i posti nelle strutture pubbliche». Dal Municipio XI fanno sapere: «Abbiamo sostenuto presso il Gabinetto del Sindaco la richiesta di aprire immediatamente un tavolo di confronto, per ascoltare il grido di allarme lanciato dalle educatrici sulla grande questione dell’erogazione dei servizi scolastici. Pochi giorni fa, era stato proprio il Municipio Roma XI a evidenziare la situazione in cui versano i 64 edifici scolastici del territorio, denunciando l’ingestibilità di tale patrimonio con meno di 5 mila euro annui per struttura».
FLASH MOB DEI LICEALI – E, martedì 19, si mobilita anche la Rete della Conoscenza. A Roma sono previste iniziative a sorpresa. «Il 19 aprile è lo Students in action day. Giornata di azioni su welfare e diritti verso lo Sciopero Generale del 6 maggio – spiegano dalla Rete – gli studenti di licei e università di 50 città sparse per la Penisola danno vita a flash mob, iniziative e mobilitazioni diffuse per difendere la scuola e l’università pubbica dalle politiche di tagli del Governo».


18 aprile 2011 - Dire

SCUOLA. USB: OCCUPATO UN NIDO CHIUSO NEL MUNICIPIO XI
"ALEMANNO APRA TAVOLO SU SERVIZI SCOLATISCO-EDUCATIVI"

(DIRE) Roma, 18 apr. - "Un gruppo di circa 50 manifestanti, sostenuti dall'Unione sindacale di base, ha simbolicamente occupato l'asilo nido in via dei Granai di Nerva, nell'XI Municipio, per protestare contro la privatizzazione del servizio, i tagli agli organici delle educatrici ed il mancato rispetto del piano assunzionale. Il nido, una struttura chiusa da tempo ed utilizzata in precedenza come supporto per gli asili nido in ristrutturazione, e' stata scelta come emblema del drastico peggioramento sul fronte servizi all'infanzia del Comune di Roma". E' quanto si legge in una nota dell'Usb. "Lo scorso anno dovevano essere infatti aperti undici nuovi nidi- spiega l'Usb- Oggi solo tre a gestione diretta sono effettivamente funzionanti. Per altre 5 strutture, attualmente ancora chiuse, si e' scelta la via della privatizzazione tramite appalto ad aziende private, senza tener conto neanche del parere dell'Autorita' di vigilanza sui contratti pubblici, la quale sottolinea l'impossibilita' di gestire i servizi con risorse dimezzate". "Non e' migliore la situazione sul fronte dei nidi a gestione diretta: i pesanti tagli agli organici, le mancate sostituzioni ed il conseguente aumento del rapporto educatrice/bambino, l'uso indecoroso del personale precario in attesa di assunzione- continua l'Usb- sono elementi che interferiscono pesantemente sulla possibilita' di dare risposte adeguate ai bisogni dei bambini con possibili conseguenze negative sul loro sviluppo". "La protesta- conclude l'Usb- chiede dunque al sindaco Alemanno l'immediata apertura di un tavolo che affronti complessivamente il problema dell'erogazione dei servizi scolastici ed educativi, nell'interesse sia del personale che dell'utenza, come del resto annunciato nel corso degli 'stati generali' dello scorso febbraio".

SCUOLA. USB: DOMANI ASSEMBLEA PUBBLICA SU GESTIONE SERVIZI
ALLE 16.30 IN VIA GRANAI DI NERVA 26

(DIRE) Roma, 18 apr. - "Usb ha posto in luce le gravi lacune della gestione del sindaco Alemanno rispetto alle esigenze dei piccoli cittadini di Roma. Per questo educatrici, maestre e cittadini dell'XI Municipio hanno avviato l'occupazione dell'asilo nido inutilizzato in via dei Granai di Nerva nell'XI Municipio per protestare contro la privatizzazione del servizio, i tagli agli organici del personale ed il mancato rispetto del piano assunzionale. Dopo la progressiva privatizzazione dei nidi e la ventilata tassazione di 5 euro a bambino nella scuola dell'infanzia occorre che il sindaco intervenga per rilanciare: la centralita' e la prevalenza dell'offerta scolastica-educativa pubblica; l'assunzione di tutto il personale scolastico ed educativo previsto nel piano assunzionale 2009-2010-2011; l'incremento dei posti nelle strutture pubbliche riacquisendo quelle finora dirottate verso il privato. Per questo invitiamo le forze politiche, la cittadinanza e la stampa a partecipare all'assemblea pubblica indetta per il giorno martedi' 19 aprile 2011 alle ore 16.30 presso l'asilo nido chiuso di via dei Granai di Nerva, 26". E' quanto si legge in una nota del sindacato Usb.


18 aprile 2011 - Ansa

SCUOLA: OCCUPATO SIMBOLICAMENTE NIDO CHIUSO IN XI MUNICIPIO
USB, ALEMANNO APRA TAVOLO DEDICATO A SERVIZI SCOLASTICI-EDUCATIVI

(ANSA) - ROMA, 18 APR - Un gruppo di circa 50 manifestanti, sostenuti dall'Unione Sindacale di Base, ha simbolicamente occupato l'asilo nido in via dei Granai di Nerva n.26 nell'XI Municipio per protestare «contro la privatizzazione del servizio, i tagli agli organici delle educatrici e il mancato rispetto del piano assunzionale». Il nido, «una struttura chiusa da tempo e utilizzata in precedenza come supporto per gli asili nido in ristrutturazione - spiegano dall'Usb - è stata scelta come emblema del drastico peggioramento sul fronte servizi all'infanzia del Comune di Roma. Lo scorso anno dovevano essere infatti aperti 11 nuovi nidi. Oggi solo tre a gestione diretta sono funzionanti. Per altre 5 strutture, attualmente ancora chiuse, si è scelta la via della privatizzazione tramite appalto ad aziende private, senza tener conto neanche del parere dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, la quale sottolinea l'impossibilità di gestire i servizi con risorse dimezzate». Sui nidi a gestione diretta, l'Usb spiega che «i pesanti tagli agli organici, le mancate sostituzioni e il conseguente aumento del rapporto educatrice/bambino; l'uso indecoroso del personale precario in attesa di assunzione, sono elementi che interferiscono pesantemente sulla possibilità di dare risposte adeguate ai bisogni dei bambini con possibili conseguenze negative sul loro sviluppo. La protesta chiede al sindaco Alemanno l'immediata apertura di un tavolo che affronti complessivamente il problema dell'erogazione dei servizi scolastici ed educativi, nell'interesse sia del personale che dell'utenza, come del resto annunciato nel corso degli Stati generali dello scorso Febbraio».


18 aprile 2011 - Adnkronos

ROMA: USB, OCCUPAZIONE SIMBOLICA IN ASILO NIDO CHIUSO
IN XI MUNICIPIO

Roma, 18 apr. - (Adnkronos) - "Un gruppo di circa 50 manifestanti, sostenuti dall'Unione Sindacale di Base, ha simbolicamente occupato l'asilo nido in via dei Granai di Nerva n.26 nell'XI Municipio per protestare contro la privatizzazione del servizio, i tagli agli organici delle educatrici ed il mancato rispetto del piano assunzionale". Lo comunica in una nota l'Unione sindacale di Base. "Il nido, una struttura chiusa da tempo ed utilizzata in precedenza come supporto per gli asili nido in ristrutturazione - prosegue la nota - e' stato scelto come emblema del drastico peggioramento sul fronte servizi all'infanzia del Comune di Roma".
"Lo scorso anno - sottolinea l'Usb - dovevano essere infatti aperti undici nuovi nidi. Oggi solo tre a gestione diretta sono effettivamente funzionanti. Per altre 5 strutture, attualmente ancora chiuse, si e' scelta la via della privatizzazione tramite appalto ad aziende private, senza tener conto neanche del parere dell'Autorita' di vigilanza sui contratti pubblici, la quale sottolinea l'impossibilita' di gestire i servizi con risorse dimezzate".
"Non e' migliore la situazione sul fronte dei nidi a gestione diretta - continua la nota - i pesanti tagli agli organici, le mancate sostituzioni ed il conseguente aumento del rapporto educatrice/bambino; l'uso indecoroso del personale precario in attesa di assunzione sono elementi che interferiscono pesantemente sulla possibilita' di dare risposte adeguate ai bisogni dei bambini con possibili conseguenze negative sul loro sviluppo. La protesta chiede dunque al sindaco Alemanno l'immediata apertura di un tavolo che affronti complessivamente il problema dell'erogazione dei servizi scolastici ed educativi, nell'interesse sia del personale che dell'utenza, come del resto annunciato nel corso degli 'stati generali' dello scorso febbraio".

Roma: Peciola (Sel), solidarietà educatrici asilo
per protesta contro privatizzazione

Roma, 18 apr. - (Adnkronos) - "Esprimiamo la nostra piena solidarieta' alle educatrici e alle insegnanti che questa mattina hanno occupato simbolicamente un asilo nido chiuso da tempo nel Municipio XI per protestare contro la privatizzazione del servizio da parte del Comune di Roma". Lo dichiara Gianluca Peciola, consigliere della provincia di Roma per Sinistra Ecologia e Liberta'. "A causa dei tagli agli organici e della mancata apertura di nuovi asili nido comunali - sottolinea Peciola - stiamo assistendo ad un drastico peggioramento della qualita' del servizio a danno dei bambini e delle famiglie. Non si vede traccia dei 10mila nuovi posti nei nido che il sindaco aveva promesso in campagna elettorale. Per cinque degli undici nuovi nido comunali che il sindaco Alemanno aveva annunciato, poi, e' stata scelta la strada della privatizzazione tramite appalto ad aziende private". "E' necessario - conclude - aprire al piu' presto un confronto che risolva complessivamente il problema dell'erogazione dei servizi scolastici ed educativi nella nostra citta' e che affronti anche la questione del personale precario in attesa di assunzione".


18 aprile 2011 - Agenzia AMI

Privatizzazione dei servizi per l'infanzia
L'infanzia privatizzata. Educatrici a casa e bimbi in chiesa
Non solo la scuola pubblica ma anche i servizi per l'infanzia rientrano nel piano di privatizzazione che sta investendo l'intero sistema sociale. Chiudono i nidi pubblici e aprono privati e cattolici
di Sara Sartori
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Roma - Occuparne uno per riscattarne cento. Con questa logica l'Unione Sindacale di Base insieme a un gruppo di mamme e di educatrici ha riaperto i cancelli dell'asilo nido Armonia, nel XI Municipio, chiuso da diversi anni e in condizioni di evidente degrado. «Chiediamo che Alemanno mantenga l'impegno di stabilire un tavolo di lavoro specifico per discutere dei reali problemi dei nidi e delle scuole dell'infanzia» affermano mamme e sindacato. Intanto la giunta regionale ha stanziato 3 milioni e 900 mila euro per asili definiti 'pubblici' ma che in realtà sono familiari, aziendali o addirittura gestiti dalle comunità parrocchiali, i così detti "Campanidi" che verranno presto aperti nella Capitale. Guarda il servizio.
Erano circa cinquanta questa mattina quando mamme educatrici e sindacati hanno aperto i cancelli di un asilo pubblico che fino a pochi anni fa era una struttura di grande utilità per una zona fortemente residenziale. L'occupazione simbolica dell'asilo nido in via dei Granai di Nerva n.26 nell'XI Municipio, vine all'indomani di alcune scelte scellerate da parte dell'amministrazione comunale «che avrebbe deciso per la privatizzazione del servizio, i tagli agli organici delle educatrici ed il mancato rispetto del piano di assunzioni» comunica l'Unione sindacale di Base. «Il nido, una struttura chiusa da tempo ed utilizzata in precedenza come supporto per gli asili nido in ristrutturazione è stato scelto come emblema del drastico peggioramento sul fronte servizi all'infanzia del Comune di Roma».
Se fino a un anno fa la promessa era quella di aprire undici nuovi nidi, oggi solo tre a gestione diretta sono effettivamente funzionanti. «Per altre 5 strutture, attualmente ancora chiuse, si è scelta la via della privatizzazione - comunica il sindacato - tramite appalto ad aziende private, senza tener conto neanche del parere dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, la quale sottolinea l'impossibilità di gestire i servizi con risorse dimezzate». Invece dei circa mille euro/mese per bambino infatti il sindaco della capitale fornirebbe solo 475 euro, meno della metà. E la proposta è questa. Prendere o lasciare. Così molte strutture hanno preferito lasciare per non dover sacrificare la qualità, altri hanno accettato il ricatto abbassando così il livello generale e di fatto mettendo tutti a rischio di un tracollo del servizio all'infanzia.
«I pesanti tagli agli organici, le mancate sostituzioni ed il conseguente aumento del rapporto educatrice/bambino; l'uso indecoroso del personale precario in attesa di assunzione sono elementi che interferiscono pesantemente sulla possibilità di dare risposte adeguate ai bisogni dei bambini con possibili conseguenze negative sul loro sviluppo» sottolinea il sindacato che promette di rimanere in lotta fino a che non riceverà risposta dall'amministrazione. Nell'interesse sia dei più piccoli, delle famiglie e dei lavoratori la protesta tenterà anche di allargare il consenso chiamando ad un'assemblea cittadina per affrontare assieme il cambiamento.


18 aprile 2011 - L'Unico

Municipio XI, Catarci: "Su nidi e materne si ascolti grido di allarme di educatrici"

Roma (L'UNICO) - "Liste d’attesa lunghissime, mancato rispetto del piano assunzionale, ventilati tagli agli organici, difficoltà nelle sostituzioni del personale con supplenti, uso di personale precario, privatizzazione di strutture costruite dal Comune di Roma, carenza di manutenzione ordinaria e straordinaria di tantissimi edifici scolastici". "Questa è la già complicata situazione di asili nido e materne della città che si sta trasformando in vera e propria emergenza. Contro questi aspetti critici e i conseguenti rischi per la qualità del servizio, le educatrici hanno simbolicamente occupato l’edificio del nido 'Armonia' di Roma 70, nel Municipio XI, attualmente chiuso e in attesa di ristrutturazione": lo dichiara Andrea Catarci, presidente del Municipio Roma XI.
"Il Municipio Roma XI - spiega Catarci - ha sostenuto presso il Gabinetto del Sindaco la richiesta di aprire immediatamente un tavolo di confronto, per ascoltare il grido di allarme lanciato dalle educatrici sulla grande questione dell’erogazione dei servizi scolastici. D’altronde, solo pochi giorni fa, era stato proprio il Municipio Roma XI a evidenziare la situazione in cui versano i 64 edifici scolastici del territorio, denunciando l’ingestibilità di tale patrimonio con meno di 5.000 euro annui per struttura. Le scelte in tema di didattica della Giunta Alemanno - conclude Catarci - suscitano altrettante perplessità e preoccupazioni. Considerare un peso e non un fondamento civile del nostro Paese la scuola pubblica è un approccio miope che favorisce solo interessi di parte".

XVII Municipio, Barbera (PRC - FdS): "Giunta Alemanno boicotta nuovi asili nido"

Roma (L'UNICO) - "Bene hanno fatto le educatrici a occupare, questa mattina, per protesta un asilo nido tenuto chiuso dall'amministrazione comunale nel territorio dell'XI Municipio. Esprimiamo la nostra solidarietà non solo alle lavoratrici, ma anche a quelle famiglie a cui è stato sottratto finora un servizio indispensabile, sia per i genitori che per gli stessi bambini. Nel nostro Municipio, a causa dell'incapacità della Giunta Alemanno, sono da oltre due anni che attendiamo la realizzazione dell'asilo nido pubblico previsto all'interno dell'edificio che già ospita il mercato Trionfale. La mancata realizzazione di tale asilo nido è diventata talmente imbarazzante che gli stessi cittadini, parafrasando "l'isola che non c'è" di Peter Pan, lo hanno ironicamente ribattezzato "l'asilo nido che non c'è". Così come attendiamo che venga approvata dalla Giunta e dall'Assemblea capitolina la delibera per autorizzare la realizzazione di altri due asili nido, completamente pubblici e in parte già finanziati, nell'area di Via Gomenizza e Piazza Maresciallo Giardino. Tale delibera giace sul tavolo di qualche dirigente di Dipartimento, nonostante i nostri continui solleciti e i disagi patiti dalle famiglie in lista d'attesa". E' quanto dichiara Giovanni Barbera, membro della direzione romana del PRC-Federazione della Sinistra e Presidente del Consiglio del Municipio XVII. "Non vorremmo - continua Barbera - che tali inaccettabili ritardi siano dovuti al fatto che le scelte compiute dal XVII Municipio sono, come evidente, in netta controtendenza rispetto agli indirizzi politici finora seguiti dalla Giunta Alemanno, favorevole ad una privatizzazione del servizio, per semplici motivi economici. Noi continuiamo a pensare che i nostri bambini siano troppo importanti per pensare di fare "cassa" sulla loro pelle e su quella dei lavoratori che operano negli asili nido" - conclude Barbera.


18 aprile 2011 - Controlacrisi.org

ROMA: USB occupa asilo nido chiuso

Roma - Decine di manifestanti sostenuti dall'Unione Sindacale di Base, hanno occupato l'asilo nido in via dei Granai di Nerva n.26 nell'XI Municipio per protestare contro la privatizzazione del servizio, i tagli agli organici delle educatrici ed il mancato rispetto del piano assunzionale». «Il nido, una struttura chiusa da tempo ed utilizzata in precedenza come supporto per gli asili nido in ristrutturazione è stato scelto come emblema del drastico peggioramento sul fronte servizi all'infanzia del Comune di Roma» dice una nota dell'USB. «Lo scorso anno dovevano essere infatti aperti undici nuovi nidi. Oggi solo tre a gestione diretta sono effettivamente funzionanti. Per altre 5 strutture, attualmente ancora chiuse, si è scelta la via della privatizzazione tramite appalto ad aziende private, senza tener conto neanche del parere dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, la quale sottolinea l'impossibilità di gestire i servizi con risorse dimezzate». «Non è migliore la situazione sul fronte dei nidi a gestione diretta i pesanti tagli agli organici, le mancate sostituzioni ed il conseguente aumento del rapporto educatrice/bambino; l'uso indecoroso del personale precario in attesa di assunzione sono elementi che interferiscono pesantemente sulla possibilità di dare risposte adeguate ai bisogni dei bambini con possibili conseguenze negative sul loro sviluppo. La protesta chiede dunque al sindaco Alemanno l'immediata apertura di un tavolo che affronti complessivamente il problema dell'erogazione dei servizi scolastici ed educativi, nell'interesse sia del personale che dell'utenza, come del resto annunciato nel corso degli 'stati generalì dello scorso febbraio»


18 aprile 2011 - Repubblica.it

Occupato simbolicamente il nido chiuso nell'XI municipio
La struttura si trova in via dei Granai di Nerva 26. I manifestanti, sostenuti dall'Unione Sindacale di Base (Usb) e dal movimento Roma Bene Comune, hanno protestato "contro la privatizzazione del servizio, i tagli agli organici delle educatrici e il mancato rispetto del piano assunzionale da parte del Comune"

Roma - Hanno occupato simbolicamente l'asilo nido in via dei Granai di Nerva 26, nell'XI Municipio, "per protestare contro la privatizzazione del servizio, i tagli agli organici delle educatrici e il mancato rispetto del piano assunzionale da parte del Comune". Così, una cinquantina di manifestanti sostenuti dall'Unione Sindacale di Base (Usb) e dal movimento Roma Bene Comune, questa mattina hanno protestato scegliendo una struttura dedicata all'infanzia chiusa da tempo: "Lo scorso anno - sostiene l'Usb - dovevano essere aperti undici nuovi nidi. Oggi solo tre a gestione diretta sono effettivamente funzionanti. Per altre cinque strutture, attualmente ancora chiuse, si è scelta la via della privatizzazione tramite appalto ad aziende private, senza tener conto del parere dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, la quale sottolinea l'impossibilità di gestire i servizi con risorse dimezzate". "Non è migliore la situazione sul fronte dei nidi a gestione diretta - continua la nota del sindacato di base - i pesanti tagli agli organici, le mancate sostituzioni ed il conseguente aumento del rapporto educatrice/bambino, l'uso indecoroso del personale precario in attesa di assunzione sono elementi che interferiscono pesantemente sulla possibilità di dare risposte adeguate ai bisogni dei bambini con possibili conseguenze negative sul loro sviluppo. Chiediamo dunque al sindaco Alemanno l'immediata apertura di un tavolo che affronti complessivamente il problema dell'erogazione dei servizi scolastici ed educativi, nell'interesse sia del personale che dell'utenza, come del resto annunciato nel corso degli Stati generali dello scorso febbraio". Il Consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, Gianluca Peciola, ha espresso solidarietà alle educatrici: "A causa dei tagli agli organici e della mancata apertura di nuovi asili nido comunali stiamo assistendo ad un drastico peggioramento della qualità del servizio a danno dei bambini e delle famiglie e ancora non si vede traccia dei 10mila nuovi posti nei nidi che il sindaco aveva promesso in campagna elettorale".