Roma: di nuovo in stato di agitazione i lavoratori dell’Associazione 21 Luglio

Roma -

A poco meno di un anno dall'ultimo stato di agitazione del personale iscritto all'Unione Sindacale di Base in Associazione 21 luglio, purtroppo la situazione dei lavoratori e delle lavoratrici non è cambiata. Nonostante l'impegno del sindacato ad affrontare le condizioni di precarietà e il clima lavorativo generale, l'atteggiamento della dirigenza non ha manifestato significative aperture, fino al mancato accordo dell'ultimo tavolo di confronto a fine febbraio. Ad oggi, alla mancata stabilizzazione dei precari, alla mancanza di risposte concrete nel passaggio a tempo indeterminato per le lavoratrici e i lavoratori con contratto a tempo determinato, si aggiunge il grave licenziamento di una collega e i tentativi di allontanamento fisico dal posto di lavoro di una nostra iscritta attraverso l'introduzione di smart-working obbligatorio per una sola persona. In generale, i lavoratori e le lavoratrici sindacalizzati hanno iniziato a registrare comportamenti via via più vessatori nei loro confronti: contestazioni disciplinari, tentativi di isolamento, esclusioni da incontri e riunioni. Per questo l'USB ha riavviato lo stato di agitazione nell'ente, esprimendo formalmente un tentativo di conciliazione.

Le lavoratrici e i lavoratori di Associazione 21 luglio sono chiamate a lavorare accanto alle persone dei contesti più problematici della Capitale. Siamo consapevoli di lavorare in un sistema che taglia i fondi pubblici ed esternalizza i servizi sociali, mentre investe sulla corsa al riarmo e lascia nelle periferie il deserto economico e sociale. In questo contesto, vorremmo avere nelle associazioni per cui lavoriamo un alleato e invece ci ritroviamo ad avere troppo spesso un ostacolo verso la normalizzazione dei rapporti di lavoro. Ci auguriamo che questo possa cambiare, attraverso la mobilitazione e la solidarietà tra lavoratori del nostro settore.