Roma: CGIL, CISL, UIL e FIADEL contro i lavoratori per il rinnovo del Contratto di Igiene Ambientale

Roma -

Stamane, una  delegazione del Coordinamento Nazionale dei Comitati per il No all’ipotesi di contratto nazionale di igiene ambientale si è presentata in via del Policlinico 131 Roma, per porre all’attenzione dell’assemblea delle organizzazioni sindacali firmatarie, la scarsa trasparenza nelle consultazioni in cui ai lavoratori veniva richiesto di accettare il protocollo di intesa per il rinnovo del contratto.

L’incontro è avvenuto nella sede di Uil Trasporti. Ci sono stati momenti di tensione fra servizio d’ordine e manifestanti. Gli stessi sindacalisti hanno allertato le forze dell’ordine per impedire l’entrata alla delegazione e, addirittura, respingere la richiesta scritta che conteneva le istanze dei lavoratori.

Più volte, gli stessi avevano chiesto a FP CGIL FIT CISL  UILT e FIDATEL di essere trasparenti sull’esito delle consultazioni con le aziende e che i verbali venissero pubblicati. Non avendo avuto nessuna rassicurazione o risposta in merito, i lavoratori hanno richiesto, e poi ottenuto, di intervenire a questa assemblea per chiedere la separazione delle consultazioni per i due contratti distinti Utilitalia e Fise, dove nel primo i lavoratori hanno respinto nettamente la piattaforma confederale.

I Comitati per il No all’ipotesi del contratto nazionale di igiene ambientali si sono formati in molte città d’Italia dopo la presentazione di una piattaforma contrattuale e rigettano:

l’aumento dell'orario di lavoro da 36 a 38 ore settimanali a parità di salario;

la riduzione delle maggiorazioni economiche dello straordinario;

l’introduzione di un salario d'ingresso minore del 10% della paga nel livello più basso e il blocco di fatto degli avanzamenti di livello per l’ aumento delle mansioni al 1° e 2° livello;

la riduzione dell'8,4% dei permessi sindacali alle OO.SS. e il dimezzamento invece alle Rsu che già ne hanno 2/3 in meno;

il recepimento delle richieste della commissione di garanzia che intende limitare l'esercizio dello sciopero al mercoledì e giovedì e, comunque, distanziato di 48 h dai festivi;

l’incremento retributivo di 70 euro lordi spalmati fino a fine 2018, 20 euro lordi dopo accordo sulla malattia che vuole aumentare la trattenuta fino a 45 euro su ogni malattia breve e il resto di 30 euro ai fondi integrativi dove nei C.d.A. siedono paritariamente OO.SS. e organi datoriali;

il mantenimento dell'art.18, in "via transitoria ed eccezionale"  per gli assunti prima del 3/2015 e fino alla data di vigenza del presente contratto.

Giovanni Belluomo
USB AMA