ROMA CAPITALE: LUTRARIO (USB), RELAZIONE CANTONE CONFERMA NECESSITÀ DI RIPUBBLICIZZARE TUTTI I SERVIZI

Sabato 19 in piazza perché “Roma non si vende”

Roma -

 

COMUNICATO STAMPA

 

“Non avevamo bisogno dell'indagine di Cantone per affermare che il sistema degli appalti romano è collassato dentro pesanti irregolarità ed opacità di comportamenti della Pubblica Amministrazione”, è il commento di Guido Lutrario, della Federazione USB di Roma e Lazio.

 

“Cantone non salva praticamente nulla – osserva Lutrario - dalla manutenzione delle strade ai servizi per i disabili, dagli ospizi agli affitti delle case, dalla macellazione della carne alla tutela del verde pubblico, dall'acquisto di nuovi software alla gestione dei canili, ed in tutto rileva la sistematica e diffusa violazione delle norme”.

 

Prosegue il dirigente USB: "Il sistema dei continui subappalti,  privi di procedure di evidenza pubblica, sfugge ad ogni forma di controllo, vigilanza e trasparenza ed ha permesso il radicarsi di sistemi di corruzione. Ci preme sottolineare come, negli ultimi anni, il processo di esternalizzazione dei servizi sia servito esclusivamente ad ingrossare le tasche degli imprenditori, a scapito dei lavoratori e dell'utenza.”.

 

Precisa Lutrario: “L'utilizzo di manodopera a basso costo, con contratti inadeguati, i carichi di lavoro insostenibili, nonché l'aumento consistente della precarizzazione, sono solo alcuni dei danni che i lavoratori e le lavoratrici stanno subendo da lungo tempo”.

 

“Anche alla luce dei dati allarmanti riportati nel Documento Unico di Programmazione – ricorda il sindacalista - nel quale si evince un’ulteriore spinta verso la svendita del nostro patrimonio, includendo la privatizzazione dei servizi pubblici essenziali, l’USB ha da subito presentato al Commissario Tronca la sua piattaforma, contenente alcune proposte volte alla ripubblicizzazione ed al rilancio di tutti i servizi, a partire da quelli sociali, per una valorizzazione della qualità ed il ripristino di condizioni di lavoro dignitose".

 

“Questo è ciò che chiederemo di adottare ai candidati sindaci della capitale e ci aspettiamo sia la loro priorità nel programma elettorale. Perché la buona amministrazione si può e si deve fare, a partire dal coinvolgimento e dalla valorizzazione degli operatori, delle operatrici e degli utenti. Anche per questo saremo in piazza sabato 19 marzo, per il corteo ROMA NON SI VENDE”, conclude Lutrario.