ROGO ALLO SCALO DI FIUMICINO-ASSEMBLEA PUBBLICA 20 MAGGIO T3 PARTENZE

Roma Fiumicino -

CENTINAIA I LAVORATORI INTOSSICATI

CUB ED USB INDICONO UN PRESIDIO

ALL’AEROPORTO DI FIUMICINO – T3 partenze (fontana)

MERCOLEDÌ 20 MAGGIO 2015 - ORE 15

Parteciperanno esperti e ispettori del lavoro

 

LA SALUTE DEI LAVORATORI NON PUÒ ESSERE

MESSA IN DISCUSSIONE DA AVVENTURIERI E SPECULATORI

 

Sono in tanti a rassicurare l’opinione pubblica, i lavoratori, i passeggeri e gli organi di informazione sulla agibilità e sulla salubrità dell’aria dell’aeroporto di Fiumicino e del terminal T3 bruciato il 7.5.2015 e riaperto frettolosamente l’8.5.2015: AdR, Enac, Asl ed un codazzo di replicanti irresponsabili.

 

TUTTI PERÒ SI AMMUTOLISCONO QUANDO SI SOTTOLINEANO LE CENTINAIA DI INFORTUNI SUL LAVORO PROVOCATI DALL’ARIA IRRESPIRABILE CHE HANNO DOVUTO INALARE GLI ADDETTI DI SCALO, DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI, DELLE PULIZIE E DI TUTTE LE ALTRE ATTIVITÀ CHE SONO STATE RIAVVIATE A POCHE ORE DALL’INCENDIO, SOPRATTUTTO NEL T3.

 

D’altra parte la stessa AdR, stando a quanto ha dichiarato Enac, ha ottenuto solo l’11.5.2015 i primi riscontri sulle analisi effettuate dopo la riapertura del T3 mentre ancora non si conoscono i risultati della Asl e dell’A.R.P.A..

 

Per chi ha deciso di riaprire il terminal T3 e le zone limitrofe senza una preventiva bonifica, a prevalere, evidentemente sono state le ragioni del profitto.

 

Eppure ogni giorno dal 7.5.2015 decine di lavoratori, soprattutto tra quelli costretti a prestare servizio al T3, sono ricorsi alle cure mediche per i più disparati sintomi: vomito e nausea, gonfiori, difficoltà respiratorie, bruciore della gola e degli occhi, febbre, sudorazione e, in taluni casi, addirittura sanguinamento dal naso. Vergognoso il silenzio del Ministero della Salute, dei Trasporti e del Lavoro.

 

Ma allora perché non si dichiarano inagibili anche per i dipendenti delle società private gli spazi che i medici competenti della polizia e delle dogane hanno interdetto ai loro agenti per ragioni di tutela della salute?

 

Dopo i licenziamenti, la precarietà, la cassaintegrazione e la solidarietà, i tagli salariali, il peggioramento delle condizioni di lavoro e la drastica riduzione dei livelli di sicurezza sul lavoro in aeroporto comprovati dall’impennata degli incidenti, ora i lavoratori sono chiamati a rischiare la salute pur di non mettere in discussione qualche punto percentuale di operatività dello scalo di Fiumicino-

Vergogna!

 

USB Lavoro Privato