Regione Lazio, la musica è sempre la stessa: posizioni organizzative attribuite in barba alle competenze e all’esperienza dei candidati. Basta al cattivo uso della discrezionalità dirigenziale
L’inno che si sente alla Pisana non è l’Inno di Mameli, bensì la musica della banda di Allumiere, la stessa che ha portato tramite un concorso, a detta della Procura della Corte dei Conti truccato, all’assunzione di idonei e perfino di bocciati, vicini a politici locali o politici essi stessi, come il segretario del Pd cittadino di Frosinone e un ex consigliere metropolitano 5 Stelle.
Come non ricordare la convocazione della selezione interna per tre posti di dirigente a tempo pieno e indeterminato con l’arbitraria esclusione dei dipendenti regionali temporaneamente trasferiti dalla Pisana? Rispetto a questa selezione USB ha segnato un primo goal con la revoca della precedente commissione di concorso e il rinvio delle prove a data da destinarsi, a seguito dell’istanza di annullamento in autotutela inoltrata dal coordinatore USB Regione Lazio, avvocato Domenico Farina. A gestire questa procedura c’erano dirigenti e funzionari coinvolti nell’operazione che ha portato all’assunzione di oltre venti dipendenti ripescati dalle graduatorie del Comune di Allumiere.
Si ricorderanno, inoltre, le procedure di mobilità i cui avvisi sono stati pubblicati solo sul portale INPA, ma non sul Bollettino ufficiale come avviene in altre regioni e come nel Lazio risulta prescritto nel regolamento vigente, nonostante le recenti modifiche al Testo unico del pubblico impiego. Qui si segnala l’imminente rientro di Paolo Cortesini, già dirigente alla Pisana durante l’era Zingaretti, e la presenza nei prospetti con i punteggi di valutazione dei titoli e degli esiti dei colloqui del nome di Barbara Dominici, già capogruppo di una lista vicina al Pd nel comune di Trevignano anche lei già passata in Consiglio come dirigente. Tra i funzionari, compare il nome di un consigliere comunale Pd di Guidonia.
Infine, le procedure per l’assegnazione di alcune posizioni organizzative, avviate in prossimità delle festività natalizie, dal Segretario generale vicario, l’ingegner Vincenzo Ialongo – a proposito: a quando la nomina della titolare?
Benché il nuovo contratto di lavoro preveda l’introduzione, nel nuovo ordinamento professionale, dell’area “funzionari ed elevate qualificazioni”, con il superamento del precedente assetto contrattuale delle posizioni organizzative, il 20 dicembre scorso viene pubblicato nella intranet l’avviso per il conferimento di sei nuove posizioni organizzative, quattro nel servizio tecnico, una nel servizio comunicazione e relazioni esterne e una nell’area lavori commissioni della Segreteria generale. Si è dato tempo solo fino al 27 dicembre per la presentazione delle domande e il 28 dicembre (!) è stata pubblicata la determinazione con le risultanze, nella quale si danno cinque giorni di tempo per la presentazione delle istanze di riesame. ma gli atti di conferimento degli incarichi portano la stessa data, 28 dicembre!!
Si segnala, come ciliegina sulla torta, il caso dell’attribuzione della posizione organizzativa “Coordinamento dell’attività di comunicazione e promozione dell’immagine del Consiglio”: a fronte di candidature ben più qualificate nel campo dell’informazione e della comunicazione, l’incarico è stato attribuito in fretta e furia a una funzionaria amministrativa, già collaboratrice di segreteria del Gruppo Pd, con alle spalle una carriera costellata di analoghe forzature, fin dal suo ingresso in Consiglio a tempo indeterminato. La stessa, infatti, nel 2009 ha potuto partecipare al concorso per la copertura di 21 posti di “Esperto – Area amministrativa, categoria giuridica D posizione economica D1”, solo perché curiosamente tra i requisiti del bando di concorso compariva anche la laurea in Lettere e filosofia di cui la dipendente in questione è in possesso, sebbene secondo il Regolamento d’organizzazione del Consiglio regionale del Lazio fosse previsto come requisito per tale profilo un “diploma di laurea ad indirizzo: a) giuridico b) economico c) scienze dell’amministrazione”. Insomma, proprio una bella immagine del Consiglio!
USB dice basta al cattivo uso della discrezionalità dirigenziale e ai soliti giochetti, volti a piegare regole e procedure, per favorire gli amici degli amici, mortificando indiscusse professionalità e competenze, e chiede selezioni chiare e trasparenti, nel rispetto della Costituzione e di tutti i cittadini onesti che la Regione rappresenta.