Prima vittoria per guide e accompagnatori del porto di Civitavecchia: è solo l’inizio
A pochi giorni dall’iniziativa di lotta organizzata da USB per denunciare la riduzione delle tariffe giornaliere a danno di guide e accompagnatori del porto di Civitavecchia, annunciamo con soddisfazione un primo passo verso la regolarizzazione dei compensi.
Il tour operator SMS ha infatti accolto la richiesta avanzata da USB di reintrodurre le tariffe dello scorso anno e di reintegrare le somme decurtate da giugno 2021, dimostrandosi altresì pronto a rimodulare i compensi dal prossimo mese di settembre.
La pandemia ancora in atto, se da una parte ha completamente congelato i redditi e le prospettive lavorative degli operatori del turismo ha però fatto emergere la realtà di un settore vitale per l’economia nazionale (nel complesso 13% del Pil) ma pieno di contraddizioni.
Per la prima volta, si è palesato lo sfruttamento che caratterizza il comparto: compensi sempre più bassi, nessuna tutela, totale ricattabilità nei posti di lavoro. Per non dire della mancanza di ammortizzatori sociali in grado di permettere una vita dignitosa quando il lavoro non c’è.
Sotto questo punto di vista, la situazione venutasi a creare a Civitavecchia è purtroppo esemplare. Nonostante una legge regionale colpevolmente inapplicata, che tuttora disporrebbe la predeterminazione di tariffe eque, si è voluta imporre una liberalizzazione che ha lasciato campo libero ad armatori e tour operator. Pur in un contesto pre-Covid di grande crescita, gli operatori turistici hanno così pagato il prezzo della loro debolezza contrattuale: i compensi giornalieri sono precipitati (- 43% dal 2012), le maggiorazioni a suo tempo previste (per gruppi più ampi, incrementi di orario, lavoro festivo e notturno, bilinguismo) sono ormai solo un ricordo, nessun ristoro è più riconosciuto in caso di servizio annullato e così via. E, come si diceva, nessuna tutela viene assicurata in caso di malattia, maternità, mancanza di lavoro.
Siamo davvero arrivati a un punto limite. Sin dall’inizio della pandemia, USB ha quindi raccolto le istanze degli operatori del settore dando vita ad un percorso di lotta e di denuncia che nello specifico ha portato all’apertura di molteplici vertenze con enti locali e alla presenza permanente al tavolo governativo di settore. Le istituzioni non possono restare a guardare.
USB proseguirà nel suo impegno per il riconoscimento dei diritti negati nel comparto turismo ribadendo la propria presenza a fianco dei tanti operatori a partita IVA, le cui prestazioni professionali, formalmente inquadrate nel lavoro autonomo, sono in realtà svolte con modalità sempre più simili a quelli tipiche del lavoro subordinato.
C’è quindi ancora molto da fare, ma questa prima vittoria nel porto di Civitavecchia insegna che è possibile dare voce e dignità all’esercito di lavoratori e lavoratrici invisibili se esiste la volontà e la forza sindacale di rappresentarli.
Abbiamo vinto oggi e vinceremo domani!
CONNETTERE LE LOTTE – UNITI SIAMO IMBATTIBILI
USB Civitavecchia
Civitavecchia, 31.07.2021