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PAM Panorama, nuova richiesta di CIGD. USB: stop al ricatto della flessibilità

Nazionale -

Dai dati circolati a luglio sono circa 234000 le aziende che hanno beneficiato della Cassa Integrazione Covid pur non avendo i presupposti ovvero un calo di fatturato che ne giustificasse l'utilizzo.

Con il Decreto agosto si è voluto disincentivare l'accesso alla cassa integrazione Covid attraverso la domanda di concessione in cui il datore di lavoro deve autocertificare l'eventuale riduzione di fatturato di almeno il 20%.

Questa settimana la direzione di PAM Panorama ha inviato ai lavoratori e alle lavoratrici comunicazione della nuova richiesta di Cassa Integrazione in Deroga – Covid 19 per tre punti vendita di Roma: Tiburtina, Ostia e Granai dichiarando una importante flessione dei fatturati.

Le lavoratrici e i lavoratori lamentano però da mesi la cessazione delle attività di marketing tipiche di tutte le aziende della GDO (offerte allettanti, vendite promozionali), da molto prima dell'emergenza pandemica, così come è vero che il Gruppo ha avviato già a gennaio la procedura di licenziamento collettivo ai sensi dell'art. 4 della Legge 223/91.

Ciò significa che la palla sarebbe dovuta già da tempo essere passata agli organi preposti.

USB per la terza volta dall'inizio del 2020 richiede pertanto l'esame congiunto, ma a tutt'oggi non abbiamo mai ricevuto risposta.

Non siamo in grado di stabilire se la perdita dei profitti dei tre ipermercati possa giustificare l'ennesima richiesta di ammortizzatori sociali Covid, ma vogliamo ribadire quella che è la nostra proposta: per lavorare meglio e lavorare tutti la direzione non può che essere quella dell'abbassamento dell'orario di lavoro a parità di salario.

USB Commercio porterà questa rivendicazione in piazza al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, lavoratori che sono continuamente sottoposti al ricatto padronale della flessibilità.

 

                                                                                              USB Commercio