Ostia, USB in difesa delle spiagge libere, per la gestione pubblica e una nuova politica occupazionale

Roma -

La denuncia dalla Federazione del Sociale USB parte dal litorale da una delle poche spiagge libere di Ostia dove, assieme agli attivisti e militanti di Osa, Noi Restiamo e Potere al Popolo!, Domenica 19 luglio abbiamo voluto alzare l’attenzione sulle mancanze che quest’amministrazione e quelle precedenti hanno dimostrato nella gestione di un “bene comune”, come deve essere considerato il mare e le sue spiagge.

Il litorale di Ostia è quasi totalmente cementificato, dove pochi soggetti privati da anni generano grandi guadagni, lavoro nero, sfruttato e malpagato, e servizi di bassa qualità. Quelle poche spiagge ancora libere dalla speculazione e dunque in mano pubblica, versano invece in uno stato di abbandono, costringendo i romani a godersi una domenica di mare ai prezzi carissimi fissati dagli stabilimenti.

A nostro avviso invece il mare che bagna il Comune di Roma potrebbe essere una grande risorsa. Con un pubblico di prossimità di 3 milioni di persone, il litorale potrebbe rappresentare un modello di turismo eco-socio-sostenibile attraverso una gestione pubblica centralizzata, garantendo occupazione sia ad alta che a bassa qualificazione, servizi di qualità e accessibili, sostenibilità ambientale e al contempo mettere fuori gioco gli interessi criminali che da decenni strangolano il litorale.

Il mare di Roma deve tornare accessibile a tutti gli abitanti della città!

SPIAGGE LIBERE! GESTIONE PUBBLICA! LAVORO PER TUTTI!

 

USB – Federazione del Sociale