Nidi e Scuole Roma: nuovo percorso di stabilizzazione e garanzie occupazionali per i precari
Tre anni fa, precisamente il 14 agosto 2015, l’Amministrazione Capitolina allora al governo della città, emanava i bandi che, piuttosto che stabilizzare il personale precario, avrebbero avuto come conseguenza il puro e semplice “licenziamento” delle migliaia di supplenti che avevano superato i 36 mesi di servizio con contratti a tempo determinato.
Ieri, 30 luglio 2018, è stato siglato un accordo che apre un nuovo percorso di stabilizzazione e garantisce la continuità lavorativa per tutto il personale supplente presente nelle graduatorie comunali.
Nel lungo periodo trascorso tra queste due scadenze USB, sempre e comunque al fianco delle precarie, ha messo in campo ogni azione di protesta ritenuta necessaria ad impedire che venisse perpetrata una vera e propria infamia, mantenendo contemporaneamente la lucidità necessaria a portare in tutti i possibili tavoli di trattativa, locali e nazionali, proposte finalizzate alla salvaguardia e alla stabilizzazione del personale precario di nidi e scuole.
Un percorso che già nel 2015 ci ha consentito di ottenere la cancellazione di quei bandi e l’emanazione di una Circolare governativa che ha sbloccato la proroga dei contratti per tutte le precarie. Ed erano ancora le lavoratrici organizzate da Usb, nel giorno della festa della donna del 2016, a dare nuovo slancio alla lotta, occupando alcune impalcature nel cuore di Roma.
Abbiamo poi presidiato, per un’intera settimana, il Ministero della Funzione Pubblica fino ad arrivare all’occupazione della Chiesa di S. Andrea della Valle, dove la ex ministra Madia fu infine costretta a scendere dal Palazzo del Potere per incontrare USB all’interno della Basilica. E’ anche grazie a questa azione di forza che, subito dopo, si è ottenuta l’emanazione della norma che ha dato il via libera alle stabilizzazione del personale precario degli Enti Locali, inquadrato come Insegnante o Educatrice, che ha superato i tre anni di lavoro a tempo determinato.
Finalmente, il 28 luglio 2016, si apre una nuova fase: le RSU USB sottoscrivono, assieme alle altre sigle sindacali, un accordo che consente la stabilizzazione di 1400 precarie inserite all’interno delle graduatorie concorsuali e avvia il percorso propedeutico alla salvaguardia occupazionale e alla progressiva stabilizzazione anche per tutto il resto del personale precario.
Infatti, si sono poi ottenuti i bandi che hanno permesso ad altre quasi 1400 insegnanti ed educatrici supplenti di continuare a lavorare, superando anche i vergognosi ostacoli giuridici legati al titolo di studio e ottenendo che l’anno di servizio fosse parametrato a 180 giorni (obiettivi, gli ultimi due, che nessuno, fuori di USB, credeva possibile), oltre al sacrosanto riconoscimento del computo, tra i giorni di servizio, dei mesi di maternità, astensione obbligatoria e di tutti gli altri aspetti riconosciuti per legge.
Abbiamo proposto, poi:
- l’utilizzazione del D.L. 75 del 25/05/2017 ai fini della stabilizzazione per coloro che, al 31/12/2017, avessero raggiunto i 3 anni di servizio;
- il mantenimento di tutte le precarie che hanno superato i 36 mesi a tempo determinato nonché di tutte le supplenti inserite nelle graduatorie esistenti;
- il progressivo azzeramento del lavoro a chiamata giornaliera e contratti che, indipendentemente dalla durata, riconoscano ad ogni lavoratrice la totalità dei diritti (TFR, Ferie, Malattia, Permessi, ecc.) spettanti ad ogni altro dipendente dell’Amministrazione.
Il 30 luglio 2018, è stato sottoscritto un nuovo accordo che, riconoscendo l’indiscutibile valore delle richieste avanzate da Usb, apre la strada alla possibile soluzione positiva e definitiva del problema del precariato scolastico nella nostra Amministrazione.
Senza la tenacia e la coerenza di USB tutto questo non sarebbe stato possibile!
IL NOSTRO OBIETTIVO DI OGGI E DI SEMPRE:
NESSUNA PRECARIA PUO’ ESSERE MESSA ALLA PORTA!
Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego – USB Roma Capitale