In Italia come in Francia: unire le lotte contro le privatizzazioni e l'attacco ai diritti dei lavoratori

Roma -

Dalla Francia soffia un vento di lotta. Quella che era nata come una protesta dei ferrovieri contro il tentativo di privatizzazione del trasporto ferroviario da parte di Macron, si è presto trasformata in una vera e propria rivolta di tutte le categorie di lavoro, pubbliche e private, fino ad arrivare al blocco studentesco. Tre mesi di sciopero continuativo, manifestazioni nelle piazze, piattaforme di rivendicazione che vanno dalla difesa dei servizi pubblici alla necessità di riappropriarsi del potere contrattuale nelle aziende.
E in Italia? Le forze uscite sconfitte dalle elezioni del 4 marzo hanno promosso assieme ai sindacati gialli Cgil, Cisl e Uil ed alla Confindustria il taglio dei servizi e la privatizzazione di molte aziende pubbliche e, recentemente, hanno introdotto nuove regole per comprimere ulteriormente il diritto di sciopero. Le forze che invece sono uscite vincenti dalle elezioni proponendo l’abolizione del Jobs act e della legge Fornero, l’introduzione di un reddito di cittadinanza ed il rilancio dei servizi pubblici hanno rapidamente moderato i loro programmi e se andassero al governo chissà se li realizzerebbero.
A Roma, Napoli, Torino stiamo rischiando lo smantellamento del patrimonio pubblico locale a cominciare dalle aziende di trasporto. E’ possibile invertire la tendenza, raccogliendo il messaggio che arriva dalla Francia? Possiamo fare della difesa del trasporto pubblico e di tutto quello che resta ancora pubblico della nostra economia il punto di partenza per imporre al nuovo governo che verrà un’altra agenda di priorità?

ASSEMBLEA DIBATTITO
Venerdì 11 maggio h.15.30 via Marsala 8

 
Ne parleremo con Matthieu Reddat della Cgt di Versailles, l’avvocato Carlo Guglielmi del Forum Diritti Lavoro, Fabiola Bravi e Francesco Staccioli dell’Unione Sindacale di Base

Unione Sindacale di Base