IL 118, UN SERVIZIO IN EMERGENZA
Lo stato del servizio di emergenza 118, dopo anni di esternalizzazioni e di decadimento delle condizioni di quello che è rimasto della sua parte pubblica, è fortemente compromesso. L’Unione Sindacale di Base, a causa delle irregolarità riscontrate, nei mesi scorsi, ha presentato esposti alle autorità competenti.
L’esperienza della privatizzazione di questo servizio si è, infatti, dimostrata totalmente fallimentare. Ora ci troviamo in un momento cruciale perché proprio adesso, che i contratti a tempo determinato del personale assunto per un solo anno stanno per volgere al termine, così come le convenzioni con la Croce Rossa, con infermieri e autisti che lavorano per il 118 da anni, la Regione Lazio sta per produrre il piano di riorganizzazione del 118.
Crediamo che questo sia il momento di chiedere ai nostri amministratori una svolta, provvedendo alle assunzioni del personale necessario e alla reinternalizzazione di quello impegnato da anni nel 118. In assenza di questo è chiaro che la riorganizzazione in discussione in Regione verrà fatta anche sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici del servizio pubblico, con la chiusura delle postazioni, la mobilità forzata e il peggioramento delle condizioni di lavoro (equipaggi a due); oltre che a discapito degli abitanti del Lazio, che vedranno togliersi la garanzia di essere soccorsi da personale formato, addestrato e ben identificabile, con equipaggi numericamente sufficienti per operare in sicurezza di lavoratori e cittadini.
Venerdi 14 ottobre 2016, ore 10,30, alla Sala Meeting della Centrale Operativa di Roma, ci sarà un Incontro/Dibattito sui temi proposti e verrà proiettato un breve video dal titolo: “Se prima eravamo in tre…” sulla riduzione degli equipaggi delle ambulanze. L’incontro è aperto a tutti/e i lavoratori/lavoratrici del 118 e degli appalti del servizio di soccorso. Sono stati invitati i vertici aziendali e i rappresentanti della Giunta e del Consiglio Regionale.
USB Pubblico Impiego