I LAVORATORI EIRTECH DI FIUMICINO IN BLOCCO SI RIFIUTANO DI ESTENDERE A 10 ORE IL LAVORO NOTTURNO . AVANTI CON LA LOTTA!

Roma Fiumicino -

Un mese fa dopo una lunga battaglia, alla Eirtech di Fiumicino- società di verniciatura aeromobili-grazie all intervento di USB sono state ripristinate le condizioni di sicurezza.

Ma l’azienda è ripartita all’attacco e ha richiesto l’allungamento del turno notturno da 8 ore a 10 ore … 10 ore in un hangar a verniciare e carteggiare aerei a 30 metri di altezza!

Così gli operai, capitanati dalla RSA USB, si sono rifiutati di prolungare a 10 ore il lavoro notturno e tutti insieme allo scoccare delle 8 ore hanno smontato per rivendicare il diritto a condizioni di lavoro umane. Alle proteste dell’azienda hanno risposto: “siamo stanchi e dobbiamo andare a riposare e a vivere la nostra vita”.

USB è l’unico sindacato presente e intervenuto durante una situazione drammatica di sindacato giallo e caporalato becero. Con questo gesto anche gli ultimi lavoratori non sindacalizzati hanno deciso di dare la delega a USB.

 

Sono venuti da noi perché volevano più soldi, in una condizione di lavoro da primi del 900, con turni massacranti, 11 ore di giorno e di notte per 6 giorni a settimana, a 20 metri di altezza e una temperatura presente nell’hangar che raggiunge i 30 gradi.

Dopo mesi di impegno sindacale a suon di denunce all’azienda, interventi dell'ispettorato del lavoro, ottengono nuove condizioni di sicurezza e adesso vincono un'altra battaglia decidendo che viene prima la vita!

 

Nonostante le pressioni dell'azienda e il clima di paura che si legge negli occhi di questi ragazzi, sono giovani e molti sono stranieri, non abbiamo mai mollato l'impegno sostenendoli in modo determinato cercando di superare anche le contrapposizioni e il razzismo strisciante che s’innesca quando si vive sotto ricatto.

Perché non si può accettare che la vita sia considerata niente e i lavoratori come un pugno di mosche in mano ai padroni!

Questa nuova vittoria rappresenta una delle cose belle dell’ essere sindacalisti USB che ripaga del lavoro che facciamo ogni giorno per rimettere al centro la dignità del lavoro.

 

Proprio adesso nel loro gruppo chat fanno girare un messaggio “SI LAVORA PER VIVERE E NON VIVERE PER LAVORARE” scritto su una bustina di zucchero.

La semplicità del gesto commuove perché la speranza è una parola usata dai padroni, ma il cambiamento è un segno che resta nella storia di ognuno di noi.

 

Avanti con la lotta!