Hintelco, appalto Acea, licenzia 25 dipendenti dopo la disdetta del committente: a rimetterci sono i lavoratori
Hintelco, appalto di Acea, licenzia i suoi 25 dipendenti dopo aver ricevuto dalla committente disdetta contrattuale per inadempienze. Chi ci rimette, naturalmente, sono i lavoratori che attualmente non hanno ricevuto neanche gli stipendi di settembre.
Questi lavoratori venivano retribuiti con il CCNL multiservizi della UGL, non hanno mai visto il medico competente e di dpi neanche l'ombra, nonostante effettuassero il servizio di lettura dei contatori al freddo, al caldo con bollini rossi di questa estate, sotto l'acqua e aprendo sportelli semi-distrutti con le mani per accedere ai contatori. Svolgono la loro attività in tutta la provincia Romana, usando il proprio mezzo, con un rimborso di 15 centesimi a km.
Questa è soltanto la punta dell'iceberg, una punta bella grossa. Il vero danno lo fa Acea che non curante del futuro di questi lavoratori, prima ancora di pensare a chi affiderà questo servizio, recide il contratto alla Hintelco, lasciando questi lavoratori in balia di questa azienda. Oggi la Hintelco vuole l'approvazione sindacale del licenziamento per non avere oneri sulla disoccupazione.
Con illeciti di natura contributiva e con la mancanza totale dell'attuazione di salute e sicurezza sul lavoro, un sindacato dovrebbe dare il benestare di un accordo in tal senso?
USB neanche a parlarne, visto che poi i contribuenti dovranno sopperire alle mancanze di questo tipo di società che, a nostro dire, dovrebbero essere escluse dagli appalti pubblici, mentre invece continuano ad averne altri aperti con varie società di pubblico impiego. Ulteriore disagio per i contribuenti sarà che in questi giorni e fino a quando il servizio non sarà rimesso in piedi pagheranno le bollette con letture presunte e si presume che saranno quel tipo di bollette che USB ha bruciato davanti a la Cassa depositi e prestiti il 3 ottobre 2022. .
Con la “carta della persona e della partecipazione”, Acea, dovrebbe tutelare tutti i lavoratori dei suoi appalti. Argomenti principali di questo documento sono una corretta retribuzione, basata sull'applicazione del Ccnl maggiormente rappresentativo a livello territoriale e standard di qualità del lavoro basati sul D.lgs. 81/08 salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Acea è chiaramente l'organo di controllo e garante.
Altri documenti e argomenti importanti sono il “verbale protocollo appalti” del 20 ottobre 2023, di cui anche USB è firmatario, nel quale vengono chiariti nuovamente questi aspetti, e infine l'importanza della clausola sociale per cui i lavoratori sono tutelati, ma a distanza di un mese ancora non si conosce la società che assumerà queste persone.
Tutti i documenti sono emblematici: conosciamo tutti le condizioni di lavoro che riguardano appalti nel pubblico e nel privato.
Il caso Hintelco, società appalto di Acea-Acea Ato 2, però, è l'esempio pratico di come poi Acea non ha controllato nulla, nonostante le loro dichiarazioni, e ora i lavoratori si ritrovano senza lavoro da circa un mese e senza stipendi. Anche le richieste di surroghe ancora devono essere accettate da Acea e la risposta in merito a tutte queste situazioni, che sarebbero dovute arrivare nell'immediato e senza questa epopea infinita, ancora le stiamo aspettando.
Acea darà la sua risposta mercoledì 30 ottobre durante in incontro specifico sul tema da noi fortemente richiesto. Il destino di questi lavoratori, che per noi e secondo le leggi che lo riguardano è scontato e unidirezionale, lo sapremo solo in quella data, ma visto i presupposti della vicenda fin dall'inizio dell'appalto, non ci meraviglieremo in caso di sorprese.
USB Roma