Gare da decine di milioni deserte per ATAC e AMA, USB: cosa sta succedendo a Roma?
Atac ha ufficializzato la notizia che la gara da 98 milioni di euro per l'acquisto di 320 nuovi autobus è andata deserta. Stessa sorte per Ama, che solo negli ultimi mesi ha visto andare ingiudicate ben due gare, relative rispettivamente al noleggio di 130 mezzi per il parco vetture e al recupero e smaltimento dei rifiuti prodotto dagli impianti TMB, solo quest'ultima per un ammontare di circa 105 milioni.
Una situazione alquanto preoccupante, visto che si tratta di gare da centinaia di milioni di euro, in particolar modo per l'importanza che le stesse rivestono sotto il profilo di efficientamento del servizio del trasporto e della raccolta dei rifiuti, penalizzati pesantemente dalla carenza di mezzi e dalla fatiscenza di quelli attualmente disponibili.
Non sarà per caso una manovra volta all'ottenimento di trattative svincolate dalle procedure pubbliche?
O forse qualcuno ha intenzione di favorire al massimo il profitto nella gestione dei servizi pubblici di Roma, attraverso accordi di convenienza?
Non a caso, fuori dai rigidi vincoli delle gare pubbliche tutto è più semplice, a partire dai pagamenti delle fatture, svincolate anche dall'obbligatorietà della regolarità contributiva INPS.
Intanto come Unione Sindacale di Base ci domandiamo: chi sta vigilando su questi accadimenti? Certo è che se il Comune di Roma tarderà a intervenire, a farne le spese continueranno a essere i lavoratori che operano con mezzi non più sicuri – vedi l’ennesimo incendio di un bus Atac, giovedì - e con un sovraccarico di lavoro che danneggia la loro salute. Per non parlare dei cittadini che continueranno a pagare per servizi insufficienti e scadenti.
USB Lavoro Privato