Francesco Pisani & Figli, USB: l’accordo firmato non si tocca!
Questa organizzazione sindacale condanna, qualora fosse vero, la volontà dell’attuale RSU di disattendere l’accordo sottoscritto il giorno 11/05/2023 dalle OO.SS, dalle RSU e dalla Francesco Pisani & Figli per l'erogazione del premio di risultato relativo al triennio 2023-2025.
L’accordo conferma l’opportunità della progressiva valorizzazione della contrattazione di secondo livello al fine di consentire l’erogazione di premi aziendali di risultato collegati a incrementi di produttività, scarto e presenza.
Questa organizzazione sindacale difenderà quanto ottenuto con l’accordo e pretenderà che i premi vengano concessi di concerto con la Legge di Bilancio 2024 che conferma al 5%, anche per il 2024, l'aliquota dell'imposta sostitutiva sui premi di produttività erogati dal datore di lavoro ai propri dipendenti. La RSU non potrà in alcun modo opporsi a quanto sancito dall’accordo, né chiedere di sostituire con il Welfare Aziendale o buoni pasto quanto sancito dall’accordo sottoscritto.
Piuttosto si adoperi per l’istituzione di un buono pasto oltre la contrattazione di secondo livello dal momento che i lavoratori della Pisani non dispongono della mensa aziendale, per la qual cosa l’Ispettorato del Lavoro sta provvedendo alle dovute verifiche.
Giù le mani dall’accordo perché diritti, tutele e salario non sono merce di scambio e le condizioni che ne sono alla base non vanno elemosinate, bensì condivise attraverso un negoziato che rispetti la dignità di entrambe le parti. Intanto l’azienda presenti i dati, alla RSU, della produttività e dello scarto, oltre a quelli della malattia affissi in bacheca.
Il Welfare Aziendale fa gola solo all’azienda e ai sindacati complici, ma per i lavoratori costituisce solo un inganno dal momento che a fronte delle poche entrate aggiuntive che spetterebbero loro per effetto della detassazione, si troverebbero a dover sostenere maggiori spese per servizi essenziali, quali la sanità, la scuola, a causa dell’indebolimento dello stato sociale, dal momento che la detassazione del Welfare Aziendale indebolisce l’economia del paese.
I lavoratori, in sostanza, perdono i versamenti previdenziali che i datori di lavoro avrebbero dovuto effettuare per le somme destinate a welfare in caso di erogazione in busta paga, oltre l’incidenza con gli istituti contrattuali quali la tredicesima e il TFR.
Proprio per questo, come Unione Sindacale di Base crediamo che per contrastare la diminuzione del potere di acquisto dei lavoratori e delle lavoratrici dovuto al costante aumento del costo della vita, sia necessario un aumento salariale reale e stabile, unica misura necessaria per contrastare gli effetti del latrocinio che i lavoratori e le lavoratrici hanno subito negli ultimi 30 anni a causa di leggi inique e contratti nazionali e integrativi vergognosi, firmati dai sindacati complici che sponsorizzano il Welfare Aziendale, sperando non sia il caso delle OO.SS della Pisani.
Per queste ragioni l’USB proporrà iniziative di protesta a tutela degli interessi e diritti dei lavoratori.
USB Coordinamento provinciale di Frosinone