Ferrovieri, no ad accordi che aumentano pericolosità e rischi sul lavoro nella DTP Roma (copia 1)
Con la firma dell'accordo del 25 gennaio scorso di proroga a quello sui Piani di Attività (P.d.A) DTP Roma 2018, la maggioranza (risicatissima e ancora da verificare per la RSU9 ) delle OOSS regionali si è assunta la responsabilità di sancire il comportamento antisindacale aziendale basato sulla nota societaria del 7 gennaio scorso.
Ma questo grave danno al diritto sindacale nella DTP Roma è stato addirittura messo in ombra dalla pura formalità con cui si sono liquidate questioni centrali del settore manutenzione di RFI, e che sono alla base del blocco della contrattazione di cui sono promotori proprio gli stessi che venerdì scorso hanno sdoganato l'arbitrarietà societaria: la grave condizione di insicurezza nei cantieri di RFI.
Una condizione che è il diretto risultato di politiche organizzative fin'ora condivise dalle parti in decine di accordi territoriali, e della rinuncia garantita dalle OOSS firmatarie e dai relativi componenti RSU a sanzionare con gli strumenti a disposizione e con il coinvolgimento dei lavoratori, le azioni di violazione contrattuale e degli stessi accordi sottoscritti, da parte societaria.
Politiche organizzative di chiaro stampo privatistico-padronale favorite da anni di azioni concrete per lo smantellamento del potenziale produttivo, occupazionale e professionale di RFI, e di progressiva imposizione di criteri di produttività che confliggono con il CCNL delle Attività Ferroviarie e spesso con le norme di legge per quanto riguarda orari di lavoro e riposi.
Attività per milioni di euro da anni consuntivate nella DTP Roma attraverso l'impiego di lavoratori super utilizzati in nastri di lavoro giornalieri, settimanali e mensili, dilatati alla bisogna rispetto agli obiettivi economici imprenditoriali.
Vedremo cosa succederà nei prossimi appuntamenti già fissati per febbraio e marzo per la contrattazione delle attività quadrimestrali: ma con questi presupposti siamo certi che il blocco sindacale firmatario continuerà a fornire appoggio alle politiche padronali del management DTP Roma.
Come USB regionale, in appoggio alla componente USB RSU9 DTP Roma, ribadiamo la nostra posizione di contrasto a ogni accordo che procrastini una condizione che produce aumento della pericolosità e dei rischi sul lavoro, in un settore che invece deve essere immediatamente ri-posto sotto reali tutele per la salute e la sicurezza e ri-coinvolto nelle scelte sindacali attraverso lo svolgimento sistematico nel corso dell'anno delle assemblee dei lavoratori.
In questo senso restiamo contrari all'esigibilità aziendale di prestazioni straordinarie notturne, della terza notte individuale, della riduzione secca e sistematica del riposo minimo giornaliero a 8 ore, oltre che alla facoltà aziendale di programmare attività su tutte le notti della settimana.
Il lavoro è un diritto e ha regole condivise che in primis tutelano la salute e la sicurezza dei lavoratori; non le pretese di profitto di imprenditori e management aziendali.
UNIONE SINDACALE DI BASE Lavoro Privato - Attività Ferroviarie