"Educatrici, educatori scolastici e AEC, a un anno dall’inizio della pandemia la richiesta è ancora la stessa: salario al 100%

La scuola in DAD non deve essere l'ennesimo schiaffo alla dignità degli educatori, proprio adesso il servizio svolto dagli EDUCATORI diventa ancora più prezioso.

 

Nazionale -

Questo periodo sta mettendo a dura prova gli studenti di ogni ordine e grado, e con essi le loro famiglie. Ma coloro che rischiano di pagare il prezzo più alto sono gli studenti più fragili, proprio quelli che necessitano di assistenza educativa.

È essenziale che venga riconosciuto il 100% delle ore e dello stipendio agli educatori sull’intero territorio nazionale.

È necessario pertanto che i singoli progetti educativi vengano rimodulati secondo le esigenze e le possibilità degli utenti, nel rispetto dei contratti individuali dei singoli educatori.

La vicenda dell’art. 48 del Decreto Cura Italia ha lasciato macerie nel settore, l’utilizzo generalizzato del FIS a parziale copertura dei nostri magri stipendi ha rappresentato un incubo per decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori.

BASTA LAVORO POVERO, DIGNITÀ PER I SERVIZI SCOLASTICI

Così come le istituzioni scolastiche hanno riprogrammato le attività didattiche tra ore dirette (in sincrono) e ore indirette (in asincrono), così anche l’orario dell’Educativa a Distanza deve avere una parte in sincrono e la restante parte deve essere riconosciuta per svolgere le imprescindibili attività di programmazione, come ad esempio:  preparazione di materiali, raccordo con i docenti curriculari, con i docenti di sostegno, reperimento di idonea documentazione, ecc.; tutte attività necessarie affinché il servizio venga svolto in modo efficiente e dignitoso.

Siamo assolutamente contrari alla domiciliarizzazione del servizio educativo Scolastico in quanto contraddice lo stesso principio di precauzione che ha portato alla chiusura delle scuole: ridurre i contatti personali e di conseguenza la diffusione del contagio. Ancor di più per il fatto che il domicilio dell’utenza non può garantire gli stessi livelli di sicurezza e sanificazione di un plesso scolastico. Laddove si ritenga indispensabile l’Educativa in presenza dovrà essere effettuata solo ed esclusivamente all’interno dell’Istituzione scolastica.

Svolgiamo un Servizio Pubblico Essenziale e Permanente che dovrà, il prima possibile, essere internalizzato e gestito direttamente dagli Enti Pubblici, senza l’ingiustificata e dispendiosa intermediazione delle Cooperative Sociali.

Nei prossimi giorni chiederemo un incontro all’ANCI nazionale, affinché si ottenga, in maniera omogenea e su tutto il territorio nazionale, per tutte le lavoratrici e i lavoratori dei servizi educativi e di integrazione scolastica, l’impegno al pagamento da parte degli EELL per i servizi già messi a bilancio, senza tagliare neanche mezz’ora sulle nostre ore contrattuali e sui nostri salari!

 

Nazionale, 15 marzo 2021

USB Coop Sociali e Terzo Settore