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DEMOCRAZIA SINDACALE: USB invia una lettera al Presidente Unicoop Tirreno

- In allegato la lettera inviata dall'USB in data 25 novembre 2011 Al Presidente Unicoop Tirreno, nella sede di Vignale Riotorto (LI) -

Roma -

Con la presente la Scrivente Organizzazione Sindacale, visto il recente mutato organigramma aziendale, è a constatare l’immutato atteggiamento della Cooperativa nella gestione delle relazioni sindacali.

 

Nel ricordare la radicata, capillare e massiccia presenza nei negozi del Lazio di delegati ed iscritti all’USB Lavoro privato, pare quantomeno singolare che una COOPERATIVA non tenga in nessun conto la voce dei propri dipendenti che si manifesta attraverso le forme consentite dalla DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI  dalla COSTITUZIONE, e dallo STATUTO DEI LAVORATORI.

 

USB ha dimostrato l’equilibrio e la fermezza di un’organizzazione sindacale che sa bene da che parte stare ma che nel contempo si attiva a difesa dei propri iscritti e più in generale dei lavoratori tenendo in giusto conto la controparte e mettendosi in azione per cercare soluzioni condivise ai tanti problemi di un’area, quella laziale, che ha visto comportamenti da parte dei Dirigenti quantomeno discutibili.

 

La ricerca del dialogo tesa alla soluzione dei problemi che la nostra O.S. ha tentato di mettere in campo, è stata ogni volta frustrata dalla dirigenza COOP che ha cercato, attraverso l’attuazione di una gestione chiusa e priva di dialogo, di portare le vertenze su un piano di contrapposizione e di scontro.

 

Le difficoltà incontrate per la risoluzione di problemi inerenti la sicurezza sul lavoro, si scontrano con lo spirito che dovrebbe muovere una Cooperativa. E’ di ieri l’altro la notizia, che ormai non fa più notizia, dei sette lavoratori italiani che sono usciti di casa per andare a lavorare e non vi hanno fatto ritorno, credevamo che la condivisione, almeno su questi temi, fosse patrimonio culturale della cooperativa e dei lavoratori, ci siamo invece trovati le porte chiuse anche in questa delicata e complessa tematica.

 

USB, da tempo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori delle COOP, si indigna ma non si stupisce, avendo aperto vertenze nei confronti delle COOP in merito a molestie sessuali, raccolta di impronte digitali, mancata sicurezza sui luoghi di lavoro, uso improprio di contratti atipici; e ricevendo continue segnalazioni da parte dei propri delegati e dei lavoratori, che lamentano una bizzarra idea di democrazia sindacale, una scarsa attenzione alle lavoratrici madri che sono oggetto di turni al limite del praticabile e una continua pressione da parte dei “capi”. I dirigenti Coop hanno all’attivo alcune condanne per condotta antisindacale.

 

USB ha, nella sua sede di Via dell’Aeroporto, creato un’occasione di incontro tra lavoratori Coop e Responsabile Relazioni Sindacali Unicoop Tirreno, durante il quale sono emerse una serie imbarazzante di irregolarità contrattuali e di pressioni psicologiche subite dagli stessi. Tale incontro non ha sortito alcun effetto.

 

Ci fa riflettere ed indignare il fatto che siamo in presenza di una cooperativa che si ammanta di uno spirito mutualistico e solidaristico e che non dimentica mai di ricordarcelo tramite le innumerevoli etichette che ci rimandano ai vari progetti sociali, anche mentre acquistiamo una maglietta o una confezione di frutta. Solo che, a quanto pare, lo spirito sociale e mutualistico si è trasferito, rispetto all'orientamento originario teso a fornire un servizio alla persona attraverso un dualismo di azioni quale la creazione di posti di lavoro e la salvaguardia del potere d'acquisto dei soci, probabilmente, ad aiutare solo gli interessi della classe economica di quelli che la coop la dirigono. Ma se una Cooperativa mutualistica e sociale, sulla carta, poi nei fatti non lo è... allora è in tutto e per tutto un'azienda con tanto di "padroni" ???

 

USB Lavoro Privato proseguirà le mobilitazioni e le iniziative di sciopero, per evidenziare la portata complessiva dell'attacco in corso al mondo del lavoro e valorizzare le tante e diverse esperienze di lotta, che hanno saputo riportare al centro dell'attenzione la dignità del lavoro e delle lavoratrici/lavoratori, per rimettere al centro la difesa e la riconquista del CCNL, dei diritti, della democrazia e della libertà sindacale e soprattutto la salvaguardia della sicurezza di impiego dei lavoratori.

 

Certi di un Vs positivo riscontro si porgono distinti saluti.

                                                                          

Roma, 25 novembre 2011