Coronavirus, Comune e Regione devono garantire l retribuzione per tutti gli educatori
Usb esorta Comuni e Regione ad erogare il 100% della retribuzione a tutti gli educatori scolastici che, non per loro volontà, non hanno alunni da seguire
La decisione del Governo di chiudere fino al 15 marzo tutte le scuole ha il giusto scopo di tutelare innanzitutto i minori dal rischio contagio relativo al virus Covid 19, cosiddetto Coronavirus, ormai non più circoscritto in una zona rossa, ma in estensione in tutta Italia.
La stessa attenzione però deve essere prestata per quei lavoratori che tutti i giorni operano nelle scuole pubbliche, ma sono dipendenti di cooperative. Facciamo riferimento agli educatori scolastici che seguono i ragazzi diversamente abili nelle scuole primarie e secondarie. Di norma, questi lavoratori ricevono già una paga misera, erogata solo se lo studente è presente in aula; la chiusura totale delle scuole li pone in una condizione di gravissima difficoltà che non è accettabile.
Usb ha inviato una richiesta urgente ai Comuni del viterbese e alla Regione Lazio perché garantisca il 100% della retribuzione intanto nel mese di marzo, se poi l’emergenza non sarà terminata, si renderà indubbiamente necessaria una misura a tutela dell’intero comparto.
Il Governo ha stanziato 716 milioni per le imprese italiane all’estero, ben misere invece le risorse per chi lavora sul territorio nazionale.
I fondi per i trattamenti di integrazione salariale per la cassa integrazione sono insufficienti, gli educatori andrebbero a perdere più del 50% del loro stipendio.
Usb Viterbo, al fianco degli educatori della scuola, attende una risposta rapida dagli enti preposti e dalle aziende coinvolte.
Non accetteremo che siano i lavoratori a pagare questa crisi in termini di salario, sicurezza e diritti.
Usb Viterbo