Civitavecchia, USB sostiene i referendum sociali. Raccolta firme ogni sabato mattina
La USB di Civitavecchia partecipa alla raccolta firme per i cosiddetti “referendum sociali”. Già ben avviata da circa un mese, la campagna referendaria comprende quattro quesiti contro la “cattiva scuola” del governo Renzi, due quesiti di contenuto ambientale contro trivelle e inceneritori, e, infine, una petizione popolare per ritirare il decreto Madia attraverso il quale si intende riproporre la privatizzazione dei servizi pubblici.
Sarà possibile firmare presso il banchetto che USB allestirà la mattina di ogni sabato in via Traiana, nel piazzale sottostante le scalette del mercato, fino al termine della campagna referendaria.
I “referendum sociali” investono importanti tematiche già oggetto di mobilitazioni in tutto il paese – basti pensare agli scioperi del mondo della scuola e ai movimenti per l’acqua pubblica – chiamando in causa le linee di fondo delle politiche economiche e sociali del governo, per un modello di società alternativo.
Oggi che si vorrebbero restringere gli spazi di democrazia è più che mai necessario poter esprimersi su questioni di così grande rilievo, che impattano sulla vita quotidiana di milioni di cittadini. Ricordiamo i temi dei referendum.
POTERI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: vogliamo cancellare il potere del dirigente scolastico di scegliere in modo discrezionale i docenti della propria scuola e di confermarli o mandarli via dopo un triennio, con il forte rischio di gestioni clientelari.
VALUTAZIONE DEL MERITO DA PARTE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: vogliamo eliminare la possibilità per il preside di elargire in modo discrezionale premi in denaro agli insegnanti considerati “meritevoli”, scongiurando così ulteriori divisioni tra i lavoratori e rilanciando la contrattazione.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: vogliamo abrogare l’obbligo di 200 ore nei licei e 400 ore nei tecnici e professionali di alternanza scuola-lavoro, un impegno inattuabile che – oltre a colpire l’autonomia scolastica – imporrà la dequalificazione dei progetti formativi e la loro trasformazione in semplice addestramento professionale, se non lavoro gratuito.
SCHOOL BONUS: vogliamo abrogare il forte sgravio fiscale (incostituzionale) in favore di chi elargisce somme di denaro alle scuole, per impedire l’ingresso dei privati nella Scuola Pubblica e fare in modo che non si creino scuole di elite, di serie B e serie C.
TRIVELLAZIONI: vogliamo fermare tutti i nuovi progetti di perforazione e estrazione (oltre 100), anche in mare oltre le 12 miglia, ricordando che il referendum non riguarda le concessioni già assegnate.
INCENERITORI: vogliamo opporci al piano nazionale per lo sviluppo degli inceneritori previsto dallo Sblocca Italia (L. 133/2014), per tutelare la salute pubblica e restituire alle Regioni il potere di programmazione e di gestione in materia di rifiuti.
BENI COMUNI: vogliamo che sia rispettato l’esito del referendum sull’acqua e sui servizi pubblici locali del giugno 2011, contro gli intenti di privatizzazione del decreto Madia, per sostenere la versione originale della legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico e per inserire il diritto all’acqua nella Carta costituzionale.