C’è chi lavora ogni giorno, con fatica, eppure non arriva a fine mese.
Chi si alza presto, affronta turni massacranti, si prende cura degli altri e riceve in cambio solo uno stipendio che basta appena per sopravvivere.
Chi costruisce il Paese con le proprie mani, ma non può godere del frutto del proprio lavoro.

E mentre tutto questo accade, il Governo Meloni prepara una nuova legge finanziaria fatta di corsa al riarmo e tagli ai servizi pubblici.
Milioni su milioni per aumentare le spese militari – fino al 5% del PIL, come chiede la NATO – mentre i salari restano fermi, i servizi pubblici vengono tagliati, la sanità viene smantellata e il welfare scompare.

 È un’economia che ci sacrifica.
 È un sistema che ci vuole muti, rassegnati, soli.

Ma qualcosa si è mosso.
Le piazze piene in solidarietà con la Palestina, gli scioperi generali delle ultime settimane ci dicono che non siamo soli.
C'è una forza che cresce, una voce collettiva che si alza e dice: basta!

Per questo USB ha costruito una piattaforma generale di rivendicazioni reali e concrete, che stiamo discutendo in ogni luogo di lavoro, con delegate e delegati.
Un primo calendario di assemblee territoriali è in partenza — ed è solo l’inizio.

 Ti aspettiamo giovedì 23 ottobre alle ore 17.30, presso la Casa della Cultura (ex Mattatoio) in via Vincenzo Ferrarelli, Frosinone.
Per confrontarci, organizzarci e costruire insieme un fronte largo di lotta contro chi ci vuole poveri, divisi e in guerra.

Alzate i salari abbassate le armi

E il cammino continua:
1° novembre – Roma
assemblea nazionale.
Ci saremo.
Con la testa alta e la dignità di chi non si arrende.

Il Coordinamento Provinciale di Frosinone