ASL RM6: Sanità appaltata, esternalizzata, privatizzata e spreco di risorse

Roma -

Alla ASL rm 6 ci sono oltre 100 lavoratori in appalto che da anni svolgono funzioni amministrative.
L'appalto è in scadenza, per cui il Direttore Generale predispone una proroga sino alla fine dell'anno in corso e nel frattempo predispone la nuova gara.
Infatti vige ormai da decenni il blocco delle assunzioni per cui il personale che serve lo si appalta ai privati garantendo agli stessi ottimi profitti.

Nel caso specifico in appositi incontri sindacali, il Direttore Generale tramite il Direttore Amministrativo, ci fa sapere che intende indire la nuova gara per “somministrazione di personale” e non più per acquisto di “beni e servizi”. Va presisato che la gara per “beni e servizi” rappresenta una violazione di normative sul Lavoro, configurando una interposizione di mano d'opera illecita.
Tale distinzione permetterebbe alla Asl  di osservare pedissequamente le normative di Legge, dal momento che i lavoratori che necessitano sono persone non “beni e servizi”. Al contempo si verificherebbe anche qualcosa di positivo per i lavoratori, cioè che in “somministrazione” i lavoratori sarebbero assunti con contratto nazionale della Sanità Pubblica, e tutti a full-time. Qualcosa di positivo si produrrebbe anche per le risorse pubbliche, infatti il Direttore amministrativo spiega a decine di lavoratori in assemblea che, fatto cento il costo di un ora di lavoro, in “somministrazione” la ASL ne spenderebbe centocinque, se si optasse per “Beni e servizi” se ne spenderebbero centoventi se non centoventicinque.

Tuttavia è successo qualcosa in Regione Lazio che ha fatto cambiare idea al Direttore Generale, si procederà per una nuova gara per acquisto di “beni e servizi” spendendo di più, e non si saprà quale contratto nazionale si applicherà ai lavoratori se non quando si saprà quale azienda ha vinto, la quale per fare più profitto applicherà il contratto più sfavorevole ai lavoratori.

Usb ha chiesto in apposita lettera a Zingaretti e a tutti gli organi regionali preposti di essere messa a conoscenza delle motivazioni per le quali si è deciso di indire la gara per “beni e servizi” anziché per “somministrazione” contravvenendo le normative e spendendo di più.
La lettera, seppure per conoscenza, è stata inviata anche all'Autorità Anticorruzione.

Ad oggi nessuno risponde e argomenta.

USB e i lavoratori in assenza di qualificate ragioni, denunciano pubblicamente quanto sta accadendo: pur di spendere di più per far felice qualcuno con i soldi pubblici, si aggirano le norme sul lavoro e si peggiorano le condizioni normativo economiche dei lavoratorie.
Altro che internalizzazione!

Usb Sanità