APPELLO ALLA SOCIETÀ CIVILE DI FROSINONE E DELLA PROVINCIA
Costruiamo la manifestazione per lo Sciopero Generale del 28 novembre 2025
La finanziaria presentata dal Governo Meloni è una manovra di guerra, che taglia sanità, scuola, welfare e diritti sociali, mentre aumenta in modo vertiginoso le spese militari e rafforza la complicità con Israele che tutt’oggi continua il suo piano genocida ai danni del popolo palestinese.
Le conseguenze di questa politica le vediamo ogni giorno anche sul nostro territorio: salari troppo bassi per vivere, situazione abitativa nelle città al collasso, giovani che migrano dalla nostra terra in cerca di futuro nelle grandi capitali, infortuni e morti sul lavoro all’ordine del giorno.
Non sono solo parole, ricordiamo bene la morte dell’operaio di 66 anni a Ceccano, caduto da un’impalcatura pochi giorni fa.
E invece di incidere davvero sulla riduzione dell’età pensionabile, sulla sicurezza nei cantieri, sull’aumento di stipendi e pensioni, sui servizi pubblici ormai al collasso, il Governo investe nell’industria bellica e nella militarizzazione della società.
Facciamo appello a:
- associazioni, movimenti, collettivi studenteschi, comitati territoriali, realtà del volontariato, organizzazioni politiche e sociali, centri sociali, case del popolo, spazi liberati, singole cittadine e singoli cittadini
Scendiamo in piazza anche a Frosinone con parole d’ordine chiare:
- No alla finanziaria di guerra — sì a salari, pensioni, diritti sociali.
- Basta complicità con il genocidio in Palestina — rottura di ogni rapporto con Israele, embargo militare immediato.
- Giù le armi, alzate i salari: 2000 euro salario minimo, 32 ore di lavoro settimanali a parità di salario, pensione a 62 anni, investimenti in sanità, scuola, trasporti, casa — fuori dal vincolo dei tagli di bilancio.
- Stop al riarmo NATO e UE. Uscita dell’Italia dalla NATO.
- Regolarizzazione di tutti i lavoratori stranieri.
- Un milione di case popolari e affitti parametrati ai salari
- No alla repressione delle lotte sociali, no al decreto sicurezza.
Costruiamo insieme una risposta collettiva
Non una manifestazione di pochi, ma una piazza aperta, plurale, inclusiva, capace di rappresentare il disagio sociale e il bisogno di giustizia che attraversano la nostra provincia.
Chi crede nella pace, nei diritti, nell’uguaglianza e in una società liberata dalla guerra e dallo sfruttamento oggi ha una responsabilità: esserci.
Aderisci all’appello
Associazioni, organizzazioni e soggetti collettivi possono inviare l’adesione al seguente contatto:
Stefano Pollari: frosinone@usb.it - 3739006909