AEROPORTO DI FIUMICINO TERRA DI LICENZIAMENTI E PRECARIETA'
L’ondata di licenziamenti che sta avvenendo in molte aziende aeroportuali di Fiumicino è la punta dell’iceberg di un modello che mette davanti a tutto il profitto e mira all’abbattimento di ogni tutela sociale.
Da Aviapartner fino ad Alitalia passando per le decine di aziende dei vari settori aeroportuali, si viene licenziati per scarsa produttività ( “colpevoli” di essersi ammalti), per aver espresso il proprio diritto di opinione e addirittura per aver cercato di svolgere il proprio lavoro con professionalità, in situazioni di oggettiva difficoltà operativa.
In questo modo s’innesca un clima di terrore e una competizione estrema tra lavoratori, continuamente sotto ricatto costretti a carichi di lavoro pesanti, turni massacranti e un individualismo che sta distruggendo ogni forma di sostegno tra colleghi.
Un meccanismo pericoloso in cui i lavoratori diventano un bersaglio ma che è anche il risultato del profondo cambiamento che è avvenuto in questi ultimi anni nel “mondo” aeroportuale.
Sono migliaia i posti di lavoro e competenze sacrificati sull’altare dello sviluppo del settore, la cassa integrazione, la mobilità, utilizzati dalle aziende come un bancomat per scaricare i costi sociali sulla collettività e l’aumento imponente di precariato, utilizzato sempre di più come forma di “schiavitù” senza un futuro lavorativo. Mentre i più “fortunati” vengono assunti con il job’s act, continuando di fatto ad essere precari a vita.
A questo si aggiunge il costante senso d’ incertezza dovuto al cambio di appalti e un aumento della produttività che va di pari passo ad un abbassamento dei salari, aggravato dall’espansione delle compagnie Low Cost e al dumping sociale.
Una vera e propria “Babilonia” senza regole alimentata anche da un meccanismo di clientelismo che sta trasformando i diritti in privilegi da distribuire “ad personam” avvallato anche dalla complicità di Cgil Cisl e Uil .
ADESSO BASTA!
E’ inaccettabile assistere ad un aumento costante di traffico passeggeri (a giugno negli aeroporti della capitale c’è stata una crescita dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) ma che va di pari passo all’ aumento costante di precarietà e ad un laboratorio di ingiustizie sociali.
USB da anni si batte per la tutela dell’occupazione e i diritti dentro il settore, siamo pronti a mettere in campo ogni azione a tutela dei lavoratori per la dignità del lavoro.
USB sta lavorando ad una forte mobilitazione contro le politiche di questo governo Renzi che ci vuole tutti precari e senza diritti e per lo sciopero generale.
CONTRO I LICENZIAMENTI – LE DISCRIMINAZIONI- LA PRECARIETA’
VOGLIO DIRITTI E STATO SOCIALE
Fiumicino, 16 agosto 2016
USB Lavoro Privato