A Frosinone sciopero generale, presidio al Comune e incontro in Prefettura
Venerdì 2 dicembre, in occasione dello sciopero generale indetto da diverse sigle del sindacalismo di base, la USB di Frosinone ha organizzato un presidio in piazza Vittorio Veneto, nei pressi del Comune per rivendicare le ragioni dello sciopero.
In contrapposizione alle scelte del governo Meloni, appena eletto, resta difficile per una organizzazione sindacale come la USB restare a guardare passivamente che venga adottata, in perfetta continuità con i governi che lo hanno preceduto, una politica economica di guerra il cui costo ricade inevitabilmente sulle classi meno abbienti della società, già colpite da due anni di pandemia ed ora da questa crisi di guerra.
È un dato dell’Istat, il 2023 sarà l'anno della recessione. Se non si pone fine alla guerra la crisi sarà catastrofica.
USB chiede proprio questo: che non vengano inviate più armi e che quei fondi vengano investiti in sanità, istruzione, sicurezza sul lavoro (abbiamo oltrepassato i 1000 morti sul posto di lavoro), lavoro (introducendo un salario minimo a 12€ l'ora, abolendo il sistema degli appalti che contribuisce ad amplificare il problema del lavoro povero).
La USB di Frosinone ha richiesto un incontro al Prefetto di Frosinone ed una delegazione è stata ricevuta in Prefettura. Sono state rappresentate le ragioni dello sciopero, dapprima nel contesto nazionale e poi soffermandosi sulle criticità del Frusinate, territorio depresso sotto molteplici aspetti: sanità, lavoro, ambiente.
È stato richiesto un incontro con il sindaco di Frosinone per le prossime settimane.
E per oggi è doverosa la partecipazione alla manifestazione nazionale a Roma. Appuntamento a Roma in Piazza della Repubblica alle ore 14:00.
USB Frosinone sarà presente, così come continuerà ad essere presente sul territorio della provincia portando alla luce quelle situazioni di crisi e sfruttamento che come sindacato di base ha l'obbligo di combattere.
Unione Sindacale di Base – Federazione di Frosinone