Sanità, la Asl di Viterbo destina milioni alle strutture private abbandonando il Pubblico

Usb Viterbo chiede spiegazioni pubbliche alla Asl per aver scelto, in una fase così critica, di investire nel Privato invece di potenziare le strutture pubbliche e stabilizzare il personale

Viterbo -

Nove mesi di pandemia, con curve crescenti e calanti dei contagi, hanno portato la Asl ad un attenta programmazione del Servizio Sanitario Pubblico: investire nel Privato.

Apprendiamo con rammarico che la Asl appalta a privati la gestione dell’emergenza, investendo milioni del bilancio. I prescelti dell’investitura sono la struttura Casa di Cura Nuova S.Teresa per i pazienti non Covid, non si capisce a che titolo estromessi dall’Ospedale Belcolle e la Residenza Nazareth per i pazienti Covid asintomatici, non gravi o in via di guarigione.

Se già nei primi mesi dell’emergenza sanitaria, c’erano molti dubbi sulla propensione della Asl di investire in cliniche private, ma si poteva ancora fare riferimento all’urgenza della situazione, oggi, con molti mesi alle spalle di contagi zero, tale scelta è del tutto ingiustificata e speriamo non nasconda nessun tipo di favoritismo.

 

Usb chiede spiegazioni pubbliche in merito.

 

Infermieri, medici e personale sanitario degli ospedali sono sovraccarichi di lavoro, precettati da ferie e riposi, costretti ad operare con misure di prevenzione e protezione al minimo, con pochissimi mezzi e una richiesta in costante crescita fra pazienti Covid e non.

Ci arrivano segnalazioni, solo per fare un esempio, di pazienti costretti a permanere nelle ambulanze perché non ci sono letti né reparti disponibili per accoglierli.

In questo quadro, qualsiasi investimento economico deve essere fatto nel Pubblico sia riaprendo le strutture da poco inaugurate e mai usate sia stabilizzando o assumendo nuovo personale.

Le azioni fondamentali da compiere non possono prescindere dai seguenti punti:

-la riapertura degli ospedali periferici, diversi dei quali sono stati oggetto di recenti e cospicui investimenti di messa a norma prima di essere chiusi, (come ad esempio quello di Ronciglione ),

-un piano di assunzioni stabili per tutte le figure professionali sanitarie carenti in organico che possa dare un respiro nuovo ad un servizio di importanza primaria nella collettività e restituire i dovuti diritti al personale sanitario già in servizio.

Nonostante Usb abbia già inviato in più di un’occasione richieste di chiarimenti e di incontri alla Asl, senza alcun successo, esortiamo questo Istituto a rispondere, in gioco c’è la salute di lavoratori e cittadini e non certo un non meglio specificato interesse di parte.