Regione Lazio: l’autismo non è una malattia, chiusi percorsi sociali e trasferimenti presso strutture sanitarie, a rischio decine di posti di lavoro

Roma -

La delibera 983 del 28 dicembre 2023 della Regione Lazio, promossa dal Presidente Rocca e l’assessore alle politiche sociali Maselli, prevedrà l’interruzione di percorsi di vita in strutture residenziali e semiresidenziali socioassistenziali, a discrezione di ulteriori valutazioni di equipe multidisciplinari preposte, di 89 persone con sindrome dello spettro autistico e disabilità complesse.

Rocca e Maselli hanno così previsto per queste persone il “trasferimento” presso strutture sanitarie chiudendo il percorso sociale che stanno intraprendendo da moltissimi anni e in totale contrasto con la legge Basaglia che chiudeva una brutta pagina della storia del nostro Paese.

Se la Regione Lazio dovesse portare avanti quanto previsto dalla suddetta delibera a farne le spese saranno, oltre agli utenti delle strutture, anche gli operatori sociali occupati presso le strutture sociali rimarranno senza lavoro.

USB esprime estrema preoccupazione sia per la possibile perdita di numerosi posti di lavoro che per il futuro degli utenti, la maggior parte affetti da autismo e malattie mentali, che non verranno più considerati come casi sociali che necessitano di percorsi di integrazione ed educativi ma trattati come casi sanitari.

Unione Sindacale di Base