La questura vieta definitivamente piazza Indipendenza: venerdì 29 alle 17 tutti in Campidoglio. Imbavagliano il diritto di sciopero, imbavagliano la democrazia

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E' definitivo: la questura di Roma ha vietato la manifestazione in piazza Indipendenza. C'è stato lo sgombero di via Curtatone ed è in corso un procedimento giudiziario: questa la motivazione di fondo, che scopre la vera natura del divieto. La questura non vuole che piazza Indipendenza diventi il simbolo delle violenze ingiustificate ai migranti e della xenofobia di stato. E soprattutto non si vuole che si saldi il fronte delle ingiustizie, che si uniscano quelli che si vuole mantenere divisi.

La manifestazione si sposta quindi in Campidoglio e la questione democratica diventa centrale. Mentre i piani di privatizzazione vanno avanti, mentre continuano a non pagare gli stipendi di centinaia (o migliaia?) di lavoratori in appalto, mentre continuano gli sgomberi nelle case popolari, intanto riducono fortemente lo sciopero e vietano le piazze. Questione democratica e questione sociale devono tornare a saldarsi, il 29 Roma è chiamata a non farsi imbavagliare.


Unione Sindacale di Base