FABRIZIO CERUSO VIVE, SAN BASILIO E ROMA NON DIMENTICANO!

Roma -

8 Settembre1974 8 Settembre 2017

 

Il progetto “San Basilio, storie de Roma" si sviluppa a partire da alcune realtà del territorio che cercano di ricostruire, attraverso la ricerca storica e la sua riattualizzazione, la storia di una borgata simbolo della città di Roma. "San Basilio, storie de Roma" nasce come iniziativa di commemorazione della morte del 19enne Fabrizio Ceruso e della “Battaglia” di San Basilio del 1974. Nei primi giorni di settembre di quell’anno, al termine di un ciclo di lotta per la casa che portò all’occupazione di migliaia di stabili in città, a S. Basilio la polizia intervenne per sgomberare 150 famiglie che da più di un anno avevano occupato alcuni appartamenti IACP in via Montecarotto. Il quartiere visse giorni di dura resistenza dagli assalti delle forze dell’ ordine, durante i quali, l’8 settembre, Fabrizio venne ucciso dal fuoco della polizia.

Quest'anno ricorrerà il 43° anniversario della morte di Fabrizio Ceruso. Ancora oggi, a distanza di più di 40 anni, la casa continua ad essere un bisogno primario negato ed un problema che crea un susseguirsi di emergenze senza una pianificazione e senza la volontà politica di risolverle. Il quadrante della Tiburtina, in particolare, è caratterizzato da attacchi ai quartieri ed alle case popolari, speculazioni sui migranti, chiusura degli spazi di socialità e cultura slegati dal consumo, decine di casinò e sale slot, lotte nei magazzini della logistica, numerosi stabili industriali abbandonati. Criticità che continuano ad essere affrontate unicamente come questioni di ordine pubblico, perpetrando uno stato d'emergenza funzionale unicamente alla speculazione economica e politica. Soffiare sul fuoco della guerra tra poveri è ormai il meccanismo abituale per sviare l'attenzione dai veri responsabili del disagio quotidiano nelle periferie. La giunta pentastellata, lungi dal porsi in discontinuità con le amministrazioni precedenti, si sta dimostrando sorda verso le istanze che provengono dal basso, in linea con le politiche securitarie del governo nazionale a guida

Pd.

In un contesto così complesso, il lavoro di memoria storica che abbiamo sviluppato nel corso di questi anni, culminato con la produzione dell'opuscolo e del documentario sulla storia di San Basilio e la battaglia del 1974, ci ha fornito delle utili chiavi di lettura del presente e delle sue contraddizioni. Riattualizzare dunque la memoria di Fabrizio Ceruso non come liturgia, bensì come interpretazione del presente e megafono delle istanze sociali del territorio. Come 43 anni fa, infatti, ancora oggi molte persone decidono di alzare la testa e di riprendersi ciò che viene sottratto in nome della rendita, della speculazione e dei profitti. Le giornate in memoria di Fabrizio saranno la prima

occasione in cui scendere in piazza dopo un’estate rovente in cui il Governo, la giunta comunale e la questura hanno dimostrato, con gli sgomberi di via Vannina, Cinecittà e Piazza Indipendenza, quale sia l'unico piano politico per il futuro delle istanze sociali: l'uso della forza. Sarà, dunque, un'importante opportunità per dare un segnale forte ed unitario tenendo insieme le criticità della Tiburtina e di tutta la città, dalla sanatoria regionale per le case popolari alla delibera regionale per l'emergenza abitativa, dagli sgomberi forzati dei migranti ai tentativi di infiltrazione delle organizzazioni neofasciste, dalla riconversione degli edifici abbandonati alla lotta alla cementificazione, dall'attacco agli spazi sociali alle lotte nel mondo del lavoro.

 

Progetto "San Basilio, storie de Roma"

Nodo Territoriale Tiburtina