ISPRA-PRECARI: DETTO, (NON) FATTO!

Roma -

A chi ci rimproverava di non aver voluto partecipare al “tavolo tecnico sul precariato”, coinvolto in alcune riunioni durante il mese di giugno, vogliamo fornire un ulteriore input sul perchè queste interazioni con l’amministrazione ISPRA non hanno senso.


“Badge non valido”, questa è la risposta ricevuta da un collega con i requisiti della Legge 125/2013 (caso non isolato), che in questa mattinata di lunedì 3 luglio si è recato regolarmente al lavoro, stanti le indicazioni ricevute venerdì scorso, giorno di scadenza del precedente contratto. Una risposta fredda come solo l’informatica sa dare, in piena sintonia col gelo che deve albergare nelle anime di chi in questo mese non ha fatto altro che boicottare le possibilità di mantenere in servizio tutto il personale in scadenza di contratto.


Un boicottaggio che ha radici lontane, che trova origine e fertile terreno nella spocchiosa indifferenza del Ministro Galletti; nell’avversione ormai quasi decennale dimostrata verso la “componente ricerca” dell’ISPRA; nell’ignavia del DG-“Presidente Incaricato” Laporta, appena tornato da una settimana di ferie dal sapore di fuga; nella scorrettezza delle comunicazioni verbali discontinue e fuorvianti dispensate dai dirigenti amministrativi; nella scarsa attitudine alla ribellione della gran parte dei responsabili di attività di diverso livello.


Galletti, Orlando e Realacci stanno parlando in queste ore  delle eco-mafie e degli eco-reati ad un convegno di Legambiente. Sarebbe il caso che si occupassero delle eco-omissioni perpetrate nei confronti dell’ISPRA e dei suoi lavoratori!

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