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PIOVONO LICENZIAMENTI SU EDUCATRICI E AUSILIARIE DEI NIDI CONVENZIONATI ANCORA UNA VOLTA CHI PAGA SONO I LAVORATORI

Roma -

 

La scelta politica operata dall'attuale amministrazione comunale di incentivare l'iscrizione ai nidi pubblici dal prossimo anno scolastico 2017/2018, trova la piena condivisione di USB che da sempre denuncia il processo di privatizzazione dell'istruzione portato avanti dalle precedenti amministrazioni.

 

A seguito di questa scelta la reazione delle associazioni e delle cooperative, che fino ad oggi hanno goduto del privilegio di spazi pubblici ad un costo pari quasi a zero, prendono la palla al balzo per far ricadere sulle educatrici e le ausiliarie la perdita della “gallina dalle uova d'oro”, aprendo le procedure di licenziamento collettivo preventive con il solo scopo di fomentare i lavoratori in maniera strumentale.

 

L'obbligatorietà di scelta dei nidi comunali, a parità di costi per l'amministrazione capitolina, garantirebbe un'offerta educativa di maggior livello, e aprirebbe spazi di internalizzazione del personale oggi occupato presso i nidi convenzionati, grazie anche alla prossima uscita dei nuovi bandi per le supplenze,riconoscendone la professionalità acquisita.

 

Per questo anche una rappresentanza di questi lavoratori sarà presente alla manifestazione cittadina di domani 6 Maggio al grido “Roma non si vende” in difesa dei servizi pubblici, per la ripubblicizzazione dei servizi privatizzati e per la garanzia occupazionale.