IL SENATO APPROVA IL COMMISSARIAMENTO DI ATAC: LA REALE VOLONTÀ E' DI PRIVATIZZARE

USB CHIAMA LAVORATORI E UTENTI ALLA MOBILITAZIONE

Roma -

Prima ancora di aver ottenuto l’approvazione del Testo Unico sulla “riorganizzazione” dei servizi pubblici locali (il decreto Madia) con il quale si vuole obbligare gli Enti Locali a cedere ai privati tutti i servizi pubblici, il partito di Renzi e gli accoliti di Forza Italia hanno fatto   dalSenato mozioni ed ordini del giorno che invitano espressamente il governo ad assumere il controllo del servizio di trasporto romano.

E’ il via alle danze del passaggio alla gestione privata, come dichiarato esplicitamente dal senatore Esposito (ve lo ricordate?), tra i firmatari di tali documenti.Giustificano la richiesta di gestione commissariale con le inefficienze del servizio e la mala gestione di ATAC e con la necessità di tornare ad un servizio efficiente. Ma sono gli stessi che negli ultimi 15 anni hanno mandato in crisi ATAC e che ora vogliono metterla nelle mani di aziende private che aspirano a fare profitto sul servizio pubblico.

MA LA PRIVATIZZAZIONE NON RISOLVE I PROBLEMI DI ATAC NÉ TANTO MENO QUELLI DEL TRASPORTO

Basta guardare ai disservizi causati a lavoratori e utenti dal privato Roma Tpl che gestisce il 20% delle linee urbane romane.Quello che serve realmente è:

 

  • un piano di incremento del Fondo Nazionale Trasporti che tenga conto delle aumentate necessità di mobilità di pendolari, residenti e turisti tanto da rappresentare il primo operatore della mobilità urbana d'Italia;
  • un riadeguamento delle quote del Fondo Regionale Trasporti che da più di 5 anni ha fortemente ridotto la quantità di risorse verso il trasporto pubblico di Roma, che pur rappresentando oltre il 50% del tpl regionale riceve solo il 20% dei finanziamenti regionali;
  • il rimborso da parte della Regione Lazio di 554 milioni di euro per il rinnovo del CCNL, come riconosciuto dalla Corte di Cassazione lo scorso anno;
  • un rinnovo del parco macchine (negli ultimi 8 anni è stato rinnovato solo il 15 % della flotta), la reinternalizzazione dei servizi manutentivi per un risparmio sui costi, un intervento di risanamento delle infrastrutture delle linee ferroviarie e stradali, nonché un incremento del personale viaggiante. Sono queste le vere priorità per ridare efficienza e qualità al servizio di trasporto pubblico.

Soltanto pochi giorni fa, il 21 ottobre, gli autisti romani hanno scioperato in massa contro le politiche di questo Governo. Invece di ascoltare la voce di chi conosce i veri mali di ATAC e riconoscere le ragioni che da anni sosteniamo con forza, vogliono svendere l’azienda ai pescecani.Le diverse sperimentazioni su tutto il territorio nazionale della gestione del trasporto ai privati finora ha comportato esclusivamente un peggioramento della qualità e della quantità del servizio, condizioni peggiorative della sicurezza e la salute per lavoratori e passeggeri, carichi di lavoro eccessivi a fronte di stipendi sempre più bassi per tutti i lavoratori.

LA QUESTIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO RIGUARDA TUTTA LA CITTÀ, NON SOLO I LAVORATORI DI ATAC. TUTTI DEVONO SENTIRSI COINVOLTI NELLA DIFESA DEL CARATTERE PUBBLICO DEL SERVIZIO.

LA MOBILITÀ È UN DIRITTO CHE DOBBIAMO DIFENDERCI CON OGNI MEZZO.