Giornata di lotta indetta da USB per i lavoratori del gruppo 29 Giugno degli appalti ATAC AMA.

Roma -

Un folto gruppo di lavoratori dei 2 appalti ATAC e AMA in sciopero nonostante le numerose precettazioni, ha partecipato al presidio davanti alla sede della 29 Giugno, per protestare contro la gestione dei commissari giudiziari che con la scusa della legalità hanno scaricato tutti i costi gestionali e non, sui lavoratori.
Infatti all'interno del gruppo con la scusa di diverse società onlus, service ecc., i commissari hanno operato forti discriminazioni sui lavoratori in termini di diritti sindacali, a chi vengono riconosciuti e a chi no, riduzione dei salari e condizioni di lavoro pessime.
Nello specifico si rappresenta la situazione dei lavoratori dell'appalto raccolta differenziata AMA della 29 Giugno Onlus, l'azienda di fatto applica due contratti, CCNL Pulizie/Multiservizi e CCNL Fise – Igiene Ambientale; a circa 150 dei 200 lavoratori dipendenti è stato cambiato il contratto loro applicato da Fise–Igiene Ambientale a Pulizie/Multiservizi con conseguente riduzione della retribuzione di circa 500 € al mese procapite e aumento dell'orario lavorativo da 36 a 40 ore settimanali, creando il paradosso di lavoratori che pur svolgendo le stesse mansioni di fatto hanno trattamenti economici  e normativi diversi all'interno della stessa azienda alla faccia della legalità.
Per i lavoratori della 29 Giugno Servizi invece, oltre alle condizioni di lavoro, si ricorda la scadenza della dell'appalto già in proroga a fine luglio.  
 
A fronte del rifiuto dell'incontro richiesto con i commissari, i lavoratori e USB sono entrati nella sede della direzione dell'azienda, che a sua volta ha richiesto l'intervento della forza pubblica.
In pratica anziché rispondere ed interloquire con il sindacato e i lavoratori l'azienda ha ritenuto volgere le istanze dei lavoratori a problema di ordine pubblico.

USB e i lavoratori ritengono grave l'atteggiamento di chiusura dei commissari giudiziari, nei confronti del sindacato da parte di che invece dovrebbe garantire la legalità la trasparenza e l'equità di trattamento verso USB.  
 
Pertanto USB continuerà la lotta interessando direttamente le aziende committenti e i nuovi responsabili degli assessorati del comune di Roma per ripristinare la legalità e il giusto riconoscimento dei diritti dei lavoratori nello svolgimento dei servizi essenziali resi alla cittadinanza.

USB Lavoro Privato Roma