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AEROPORTO DI FIUMICINO: ORA I LAVORATORI DICONO BASTA!

Non ci stanno più a pagare il prezzo della crisi e le conseguenze di una deregolamentazione che va a favore solo delle imprese.

Roma Fiumicino -

Da anni ormai all’aeroporto di Fiumicino la miriade di appalti conseguenti allo spezzettamento delle attività e alle esternalizzazioni di servizi delle grandi imprese, messi in atto solo per diminuire il costo del lavoro e tagliare i diritti dei lavoratori, ha determinato e continua a determinare disoccupazione e crisi in un settore il quale invece registra una continua crescita, a partire dallo stesso dato del traffico passeggeri in continuo aumento così come registrato dalla società di gestione aeroportuale.

 

L’utilizzo degli ammortizzatori sociali  come strumento ulteriore consegnato alle imprese, anche dove non giustificato da dati negativi di bilancio, prassi da noi ripetutamente denunciata, non ha fatto altro che diventare un altro strumento per alleggerire il costo del lavoro, ponendolo a carico della collettività. L’espulsione di lavoratori “usurati”sostituiti con “giovani” precari facili da sfruttare è la conseguenza di tali operazioni. I dati riscontrati descrivono una situazione in cui a parità di esuberi espulsi, vengono introdotti lo stesso numero di lavoratori precari: ma di quali esuberi parliamo?

 

Anche nel settore teoricamente tutelato dalla clausola sociale, la quale consente al lavoratore di seguire l’attività lavorativa, si continuano a perdere posti di lavoro per la riduzione delle ore o, nella migliore delle ipotesi, a peggiorare le condizioni di lavoro già al limite della sussistenza per questo settore.

 

Adesso ci risiamo:

 

l’Alitalia cambia azienda a cui affidare l’appalto delle pulizie e i lavoratori  sono chiamati a pagarne il prezzo:

 

  • 40 % di esuberi dichiarati per il passaggio dalla Giacchieri S.a.s., che gestiva il servizio in una parte dei locali Alitalia, alla ATI NATUNA ECOCLEANING ITALIA Srl che subentrerà (81 lavoratori );
  • 70% degli esuberi per il passaggio dalla NITIDA, che gestiva il servizio pulizie nelle palazzine Alitalia, alla Giacchieri S.a.s.. (27 lavoratori).

La diminuzione delle ore a fronte della stessa superficie da pulire determina un duplice effetto negativo: i lavoratori che effettuano le pulizie dovranno comunque incrementare la “produttività” perché la diminuzione delle ore non corrisponde alla diminuzione della superficie, i lavoratori Alitalia che operano negli uffici o nell’area tecnica subiranno l’effetto di un peggioramento  del rispetto delle norme igieniche (i bagni verranno puliti a giorni alterni!) e di sicurezza sui luoghi di lavoro.

 

La proposta di riduzione è stata rigettata da tutte le OO.SS. presenti che hanno richiesto il rinvio al 28 settembre richiedendo incontro con la partecipazione dell’Alitalia e la verifica dei capitolati di appalto.

 

I lavoratori da oggi sono in sciopero permanente in presidio sotto la Direzione Alitalia e realizzeranno nei prossimi giorni iniziative di protesta.

 

Tutta la nostra organizzazione è a fianco dei delegati USB Giacchieri e della Nitida che insieme a tutti i lavoratori stanno rigettando l’attacco ai loro diritti e all’occupazione.